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Il robot Cobalt paladino della sicurezza nei luoghi di lavoro


Cobalt è una guardia super umana autonoma dotata di una telecamera di sicurezza progettata dal famoso designer industriale Yves Béhar Cobalt può comunicare a distanza con le forze dell'ordine nel caso in cui noti qualcosa di anomaloCosa dire del robot Cobalt? Che non dà eccessivamente nell’occhio, è discreto e cortese, che quasi si mimetizza tra i mobili dell’ufficio. Il suo compito, proprio come quello di guardia di sicurezza, è di pattugliare un edificio alla ricerca di qualsiasi attività insolita che riferisce immediatamente alle autorità competenti. Travis Deyle – CEO co-fondatore di Cobalt – lo descrive così: «è una guardia estremamente competente con capacità sovrumane, onnipresente e sempre a conoscenza di quello che succede in tutta l’azienda». Il robot Cobalt può stare di guardia giorno e notte, e se rileva qualcosa di imprevisto – come una finestra aperta, un tubo che perde, o una persona nella stanza – avverte chi di dovere che può usarlo come una sorta di robot di telepresenza per gestire la situazione senza mettere nessuno in una situazione potenzialmente pericolosa. Il robot – com’è prevedibile – è dotato di oltre 60 sensori e potenza di calcolo in grado di sfruttare algoritmi di apprendimento automatico.L’azienda Cobalt nasce da un gruppo di ingegneri specializzati in robotica in arrivo – con il proprio know-how – da SpaceX e GoogleX. Fanno parte del gruppo di investitori Bloomberg Beta e PROMUS Ventures, con la partecipazione di Haystack, Subtraction Capital, Comet Labs, e finanziatori autonomi. Il robot non è, ovviamente, un parente di Robocop, quanto piuttosto un gadget ricoperto di un tessuto blu destinato a mimetizzarsi con l’arredamento minimalista di un ufficio. Così è stato immaginato nella mente creativa del designer industriale Yves Béhar, e così è stato realizzato.Tecnologia al topIl robot Cobalt – secondo Béhar – dispone di un meccanismo semi cilindrico di guida autonoma, mentre i sensori e le telecamere sono coperti da una gonna elastica. Questo dettaglio aiuta a massimizzare l’accesso e la fruibilità delle tecnologie interne, crea un flusso d’aria per evitare il surriscaldamento, e trasmette una sensazione di “persona” gentile. I sensori includono telecamere a 360 gradi che funzionano giorno e notte, telecamere termiche, scanner laser, un serie di microfoni direzionali, RFID a lungo raggio, un lettore di badge, e sensori ambientali per rilevare, tra l’altro, il monossido di carbonio e il fumo. È presente un display touchscreen che le persone possono utilizzare per interagire con il robot.Altri possibili scenariSebbene l’obiettivo iniziale del robot Cobalt sia quello di garantire la sicurezza, Travis Deyle, CEO e co-fondatore di Cobalt, vuole ampliare il suo raggio di azione e mettere a disposizione le sue potenzialità per assistere nella gestione delle strutture, i dipartimenti IT e altro ancora. «Stiamo collaborando con i nostri clienti» racconta Deyle «per identificare quali compiti implementare – da operazioni di accoglienza (check-in, accompagnamento e fornire la direzione) a quelli per la mappatura (Wi-Fi, la pianificazione dello spazio, e altro ancora). Il robot è già equipaggiato con l’hardware giusto, quindi gli aggiornamenti saranno effettuati tramite update software over-the-air. Il team Cobalt tiene a precisare che non sarà l’ennesimo robot che finirà per fare i lavori umani obsoleti, o che sostituirà le persone, ma che piuttosto le aiuterà nel loro lavoroguarda il video e proprio un segugio clicca Cobaltlibero.it