ilprofumadellavita

Mi trovavo con mio figlio in un bunker. Non eravamo in guerra e non ci trovavamo in Irak in quel periodo, ma in un sottoterra di una città Italiana, nella splendida Firenze. Non pensavo che in quel posto anche la nuova tecnologia telefonica tascabile non aveva più vita non captava più segnale di ricezione. Isolati dal mondo nel silenzio profondo e nell'attesa di risposte. Trascorrevo i secondi e poi i minuti ed infine le ore come momenti lunghi ed eterni che estenuanti non terminavano più.