Creato da fulminato27 il 26/05/2011
viaggi nel mio mondo
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salire, spesso si tratta solo di salire, di prendere un treno o qualsiasi cosa ti possa portare dove il cielo incontra il mare.
salire, una scala di gradini alti, allungare le gambe e piegare l'anima alla volontà del corpo, inaffidabile volontà di giorni passati ad aspettare.
salire, tornare sui propri passi per vedere cosa ci aveva portato così in alto, stendere un velo trasparente impenetrabile perchè tutto si conservi fermo e presente.
salire, negli occhi del dolore che punge la notte, arrivare dove il tempo si deforma in una curva di emozioni incontrollabili.
salire, su questa vita perduta per allargare ancora di più la vista del dopo dimenticando di vivere l'adesso, proiettati nel se non ora.
spiega ogni cosa il pensiero e il concetto del forse poteva essere, spiega come se ti vesti di anima puoi solo arrivare a salire ora.
indolente anima vestita del colore del momento si stanca e flette il suo sguardo salendo su treni che non hanno destino.
crede, nel vento e la pioggia che lava, nell'ora che già è fuggita, stato di vita che vita non è, fugge ogni cosa prima che possa essere colta.
fango, costruire la casa dell'anima con fango e pensieri già morti, lasciare che vento ogni volta distrugga la casa, perchè fango è l'anima che muore e rinasce dalle mani del tempo.
spazio, ora definito nel tempo, piegato al disordine dell'emozione, al sentire comune di giorni uguali allo spazio che circonda.
spazio, mano amica di certezze definite, splendido od opaco è spazio sincero che avvolge in un abbraccio l'anima distante.
spazio, di metri e passioni, di fragili limiti facili da rompere, definito in una frase calcolato in espressione di anima con catene.
cosa è anima andata, cosa il delitto della vita conserva in anime morte e rinascita, spazio in un tempo bloccato per dover salire gradini di fango che cede alla vita.
cosa speciale, pensieri e parole in incidenti del dramma del primo vagito, un urlo straziante che muove la vita su di un anima provvisoria che viene chiamata con uno schiaffo nell'orgoglio.
ora nel tempo lo spazio si muove, gradini di fango non da salire, cosa nell'anima dolce ma triste spaventa ogni vita, la rimanda la vita, blocca ogni vita ad un tempo che fermo cerca la morte per dare la vita.
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placida seta agitata dal corpo
respiro di lieve salire
contorno di linee sottili
fragili ansimi del sogno
caduta dal cielo di sera
la veste che scopre le forme
allunga lo sguardo nel limite
scoprire ogni angolo assente
il rosso colore sovrasta
anime di seta vestite
le scuote in respiri profondi
le cede al piacere degli occhi
rosso il tuo corpo di seta
rosso la luce che bacia
rosso il pensiero di te
rosso un colore d'amare
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tasti del sacro testo di fonti del verbo
stesi di parole ad effetto di strati
dosati di sterili frasi su carta striata
scavati nel solco di piuma l'inchiostro
sferrato il capitolo giunge da capo
un fine che dice di fogli scomposti
parate di lettere in ordine sparso
compone il disordine pensiero e parola
destinate parole al moto perenne
sfasciate le frasi perdute nell'aria
di macchie un nero figura il pensiero
lasciate alla lingua il gioco vero
ora che scrivi con tasti di perla
madre del verbo defunta la penna
colora di nero carta striata
il foglio assai lucido di voci straniere
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svegli in una notte di stelle cadute, fragili immagini di vite passate. morti in un tempo fermato dal lutto, presenze di grazia mai più ritrovate. il desiderio del vivo sul morto, il placido assenso a non trapassare, legati a granelli di luce e ombra vagano meste le anime salve. forti i misteri del vano toccare, agiti mani che non sai più guardare , colpisci il mondo che non sa più sentire anima buona su stella che cade.
custodi di tesori che non sono, pallidi volti nel giorno che è vero, non vero il corpo di luce vestito che muove le ombre senza presenza. morti e pur vivi i vostri fardelli, ancora vi schiaccian su questa terra, desideri di essere senza poterlo agitati dal tempo soffiati dal vento. muovete ora i passi presenze vestite, mettete ogni scarpa indossate ogni piede del vivo che ha chiesto il vostro respiro.
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ora .. vestita di anima in festa
gelosi capricci di mente e abbandono
ricordi nel tempo profumi diversi
di albe e tramonti e giochi d'estate
ora .. che non sei più anima e festa
ti culli sul mare con onde di sale
rigoli amari su labbra dorate
scavano solchi sul viso d'amare
ora .. giorni a venire fermate ogni tempo
togliete le onde dal mare ogni sale dal tempo
cullate di nuovo questo viso d'inverno
togliete ogni solco del freddo e del ghiaccio
ora ... guarda questi occhi bagnati dal tempo
goccie di rugiada di una mattina di vita
parole e dolore come spade nel cuore
gioia è la vita che finisce e comincia..
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