ANIME IN VIAGGIO

origine del TERRORISMO...


"Da quel fatidico 11 Settembre 2001 il mondo intero si è trovato di fronte ad una realtà già nota ma diffusamente sottovalutata.Unica eccezione, lo Stato di Israele, che ci si deve confrontare dal momento della sua fondazione ad opera di estremisti musulmani, per lo più palestinesi.Si tende a considerare il terrorismo internazionale come un diretto derivato di una contro-cultura medio-orientale.Non che non sia vero, ma se di terrorismo vogliamo parlare allora dobbiamo parlare degli "anni di piombo" che hanno insanguinato l'Italia, il nostro amato Paese, per opera di organizzazioni clandestine sovversive come le famigerate Brigate Rosse (ree di avere assassinato il grande statista Aldo Moro), oppure l'IRA irlandese, l'ETA dei Paesi Baschi, in Spagna, tutt'oggi irriducibili, per arrivare al Giappone ed alla Cecenia e finire poi con la moderna Al-Qaeda, tragica espressione dell'era mediatica Internet.Al di là di ogni considerazione personale, e molto ci sarebbe da discutere, a me interessa trattare in questa sede un aspetto di questo tragedia che raramente viene trattato, ovvero il significato dell'esecrabile termine "Terrorismo" e qual'è la sua origine.Il Terrorismo, che non a caso deriva dal francese Terrorisme e vedremo poi perchè, consiste in un metodo di lotta politica basato sul ricorso sistematico alla violenza in qualsiasi sua forma più estrema, al fine di creare un clima di insicurezza psicologica in una data collettività e nell'intento di destabilizzare, fino al suo rovesciamento, il sistema politico avversato in un dato Paese sovrano, come Irlanda del Nord, Italia, Spagna, Cecenia, Giappone, e come quei Paesi in cui la presenza occidentale è forte ed influente.Secondo le forze che lo praticano e le finalità verso le quali è indirizzato si può parlare (e di solito lo si fa) di un Terrorismo Rivoluzionario come forma di opposizione violenta ai gruppi economici, politici o militari dominanti (come nella Cuba pre-castrista o nell'Argentina di Pinochet, ricordate la "Notte delle Matite Spezzate?).Questo tipo di terrorismo assume solitamente i connotati di movimenti culturali come Anarchia e Nichilismo, ma non solo.Prendiamo come esempio le azioni condotte da gruppi clandestini nazionalisti o rivoluzionari come la già citata guerriglia araba contro Israele , le azione del Fronte di Liberazione Nazionale Algerino contro il Colonialismo Francese del periodo 1954/1962, scaturito nella rivolta di Algeri mirabilmente ritratto nel film di Gillo Pontecorvo "La rivolta di Algeri".Oppure ancora le manifestazioni di resistenza dei movimenti di liberazione nell'Africa Nera (Sud-Africa, Mandela) e nell'Asia Meridionale (ancora francesi prima e americani poi).Al Terrorismo Rivoluzionario fa da contraltare un Terrorismo Reazionario che ha come obiettivo il controllo e la repressione dei gruppi nono concordanti/consenzienti oppure anche come strumento eversivo di destra, come nel caso del Periodo del Terrore voluto da Robespierre (ricordate Terrorisme?), termine derivato dal latino terrère, ovvero quel periodo della Rivoluzione Francese iniziato nel 1793 con l'espulsione dei Girondini dalla Convenzione e terminato nel termidoro (luglio 1794) con il colpo di stato contro lo stesso Robespierre.Non si contano i morti che le anonime denunce di sospetto provocarono, soprattutto nella nobiltà francese, a mezzo della ghigliottina.Mezzo tra l'altro ancora usato fino a pochi decenni fa in Francia per le esecuzioni capitali.Di quel periodo ricordiamo la cruenta repressione della Comune di Parigi nel 1871, la repressione di Horty in Ungheria nel 1919 ed i massacri delle autorità bianche durante la guerra civile in Russia del 1917-1922.La guerra civile, la cosa più degradante che un Paese civile possa subire, quando il fratello combatte il fratello, come si è visto più volte nella storia di Roma Antica, in quella dell'America dei coloni europei, per finire a quella in Italia della Repubblica di Salò.Ancora oggi infatti, nell'ordinamento giuridico vigente in Italia il compimento di atti terroristici costituisce specifica trattazione nel Libro Secondo del Codice di Procedura Penale sotto il titolo "Dei delitti contro la personalità dello Stato".Aggiungo una volta di più, "Sovrano".Come Criminologo mi occupo da tempo di questa materia dando quando possibile il mio modesto contributo, e sono grato a tutti coloro che si battono in prima linea per prevenire questo triste fenomeno, anche a costo della propria vita, agli uomini delle forze di Polizia, ai Carabinieri, Istituzione alla quale sono particolarmente e personalmente legato, a coloro infine che operano nei Servizi Segreti, raramente deviati, tutt'altro, nella miglior interpretazione del pensiero di Cesare Lombroso, autore di quel "Dei delitti e delle pene" che ancora oggi è il testo sacro di qualsiasi Criminologo: Studiare per conoscere, conoscere per capire, capire per sapere, sapere per prevenire." lord_lycan612