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Dio: Padre, Figlio, Spirito Santo Vangelo Giovanni 16,12-15 Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora sarebbe troppo per voi; quando però verrà lui, lo Spirito della verità vi guiderà verso tutta la verità. Non vi dirà cose sue, ma quelle che avrà udito, e vi parlerà delle cose che verranno. Nelle sue parole si manifesterà la mia gloria, perché riprenderà quello che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio. Tu tto quello che ha il Padre, è mio. Per questo ho detto: lo Spirito riprenderà quello che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio. UN SORRISO Donare un sorriso Rende felice il cuore. Arricchisce chi lo riceve Senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante, Ma il suo ricordo rimane a lungo. Nessuno è così ricco Da poterne fare a meno Né così povero da non poterlo donare. Il sorriso crea gioia in famiglia, Da sostegno nel lavoro Ed segno tangibile di amicizia. Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, Rinnova il coraggio nelle prove, E nella tristezza è medicina. E poi se incontri chi non te lo offre Sii generoso e porgigli il tuo: Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso Come colui che non sa darlo. |
Post n°261 pubblicato il 24 Ottobre 2017 da AngelaUrgese2012
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli.
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 12,35-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità Io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!». Parola del Signore
Riflessioni
Nella vita si è sempre pronti a fare qualcosa ma non si pensa di prepararsi spiritualmente per la venuta di Gesù. Egli viene quando meno l’uomo se lo aspetta, nei momenti meno prevedibili, è già venuto nel mondo e viene nella vita di ciascuno moltissime volte.
L’uomo preso da tanti impegni, preoccupato per gli impegni e i percorsi che causano nervosismo, molto spesso non regge il peso e cade in qualche vizio. Diventa sempre meno pronto e l’avviso di Gesù viene dimenticato.
Durante la giornata ognuno aspetta sempre un familiare, un amico, qualcuno per varie ragioni, si programma l’incontro, si guarda l’orologio e si organizza il tempo per arrivare puntuali. Oppure si aspetta a casa qualcuno o nei luoghi di lavoro e lo stesso si organizza per essere pronto.
Per il Signore non c’è questo ricordo, non si pensa che Lui viene a trovarci per guidarci e che verrà l’ora dell’ultimo incontro!
“Siate pronti”.
Post n°260 pubblicato il 17 Ottobre 2017 da AngelaUrgese2012
Perdona e sarai perdonato
"In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette". Mt 18
Anche per i cristiani, la cosa più difficile al mondo è il perdono. In chiesa si parla molto di perdono, ammenda e guarigione, ma se ne dimostra proporzionalmente molto poco. Sembra che tutti ci consideriamo operatori di pace, capaci di sostenere e perdonare quelli che sono caduti. Ma oggi, anche le persone spiritualmente più profonde sono colpevoli di aver ferito fratelli e sorelle non mostrando uno spirito di perdono.
Anche i migliori cristiani trovano difficile perdonare coloro che feriscono il loro orgoglio. Basta che fra due amici cristiani si abbia un “incidente” e sicuramente seguirà un rancore che durerà per la vita. Difficilmente lo ammetteranno, perché copriranno il loro spirito non perdonatore con una facciata di telefonate di cortesia, parole gentili, e l’invito “a vederci, una volta o l’altra”. Ma non sarà mai più come prima. In realtà non odiamo l’altra parte, semplicemente è come se dicessimo: “Non ho niente contro di lui, ma semplicemente tenetemelo alla larga. Faccia la sua strada, io farò la mia”. Non facciamo altro che ignorare le persone che non riusciamo a perdonare.
Post n°259 pubblicato il 16 Ottobre 2017 da AngelaUrgese2012
"Kintsugi" una tecnica giapponese In Giappone, i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzando la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. Credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello. Questa tecnica è chiamata "Kintsugi." Oro al posto della colla. Metallo pregiato invece di una sostanza mediocre. E la differenza è tutta qui: nascondere l'integrità perduta, buttando l'oggetto? O esaltare la storia nella ricomposizione? Noi occidentali facciamo fatica ad aggiustare le crepe, le fratture, le rotture. "Spaccatura, frattura, ferita" li percepiamo come l'effetto meccanico di una colpa, perchè il pensiero ci ha addestrato a percorrere sempre e solo una delle biforcazioni: o è intatto, o è rotto. Se è rotto, è colpa di qualcuno. Rendere belle e preziose le "persone" che hanno sofferto... questa tecnica si chiama "amore". Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, dell'esistenza dell'essere umano. Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiata. E ti lascia più saggia, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte. In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno e tutto ciò che d' importante potrà mai accadere nella tua vita la renderà "diversa" in un modo o nell’altro. I giapponesi che hanno inventato il Kintsugi l'hanno capito più di sei secoli fa. Chiudere le fratture, le ferite le spaccature con "oro", l'oro dell'amore.
Post n°258 pubblicato il 08 Ottobre 2017 da AngelaUrgese2012
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 21,33-43)
Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi"? Perciò Io vi dico: a voi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Parola del Signore.
Post n°257 pubblicato il 30 Settembre 2017 da AngelaUrgese2012
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Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore.
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