storie di mondi

Natale nell'antica Roma


Dal 17 e il 23 dicembre, i romani usavano celebrare la festa in onore di Saturno, detta i "Saturnali", data vicino al solstizio d'inverno, che oggi cade il 21 o 22 dicembre, mentre 2000 anni fa, per la precessione degli equinozi, cadeva proprio nel giorno centrale della settimana di tradizione romana festiva di sempre.Un periodo di feste che dava il via alla rinascita primaverile, in cui i romani banchettavano, si scambiavano regali e andavano a vedere spettacoli di gladiatori e corse di quadrighe, un periodo di distensione, dove anche gli schiavi erano trattati più umanamente e quasi comportarsi da uomini liberi.Data la popolarità dei Saturnalia i fondatori del cristianesimo desiderosi di conquistare i pagani alla nuova fede, li assorbirono nelle celebrazioni della nascita di Cristo.Quando nacque Cristo nessuno lo sapeva esattamente, anche se alcuni passaggi biblici fanno pensare alla primavera.Fu Papa Giulio I che nel 350 d.C. scelse il 25 dicembre, corrispondente al nostro 21 dicembre, dunque il solstizio d'inverno, secondo le sue intenzioni), il che si rivelò una saggia decisione non solo per la data della fine dei Saturnalia, ma anche perché in quello stesso giorno, il 25, si celebrava da secoli la nascita di Mitra / Sol Invictus, il dio solare (infatti, il solstizio d'inverno altro non era che la morte / rinascita del sole).Il dio del sole in tutte le sue forme era molto amato. Prima di essere gradualmente sostituito dal Dio cristiano il Sol Invictus era il culto ufficiale del tardo impero romano.