storie di mondi

L'uomo con l'orecchino


Mi sono spesso trovata a osservare l'uomo con l'orecchino al lobo con un misto di curiostà e perplessità.Anche Shakespeare portava gli orecchini, ho trovato in rete un ritratto che lo mostra con un orecchino zingaresco al lobo dell'orecchio sinistro.Non penso fosse allora un segno di effeminatezza, poiché vi erano molti gentiluomini del suo tempo dediti alla pirateria, alle congiure, o ad altri passatempi più o meno virili che si adornavano con grande abbondanza di gioielli e preziosi ricami. Oggi i gusti sono mutati e l'uomo ai ricami o all'eccessivo adornarsi di gioielli pare abbia rinunciato, ma qualcuno lo può portare senza per questo mancare di buon gusto o peccare di eccessiva estrosità. Per esempio l'anello, ed è curioso notare che fra i molti che lo portano vi siano in prevalenza vecchi signori o giovani delle nuove generazioni e pochi nell'età di mezzo.Un anello simboleggia legame, unione o voto, una "fede" oltre designare l'unione di due cuori è anche segno di fedeltà matrimoniale.Secondo antichi miti e leggende, un anello come un cerchio chiuso simboleggia l'integrità e l'unità, senza inizio e senza fine, associando l'eternità all'infinito.L'infinito, avvolto attorno a un dito, è stato a lungo un simbolo di potere, un segno di appartenenza a un cerchio particolare.Per gli antichi Greci e Romani, gli anelli di ferro denotavano autorità e rispetto. Mentre per i sacerdoti di Giove gli elementi obbligatori dell'abbigliamento erano gli anelli d'oro...