annavera

sfiga


SFIGACari ragazzi, oggi ho fatto il nono incidente automobilistico dell’anno, giusto per nominare uno dei campi in cui le cose vanno uno schifo, e questo mi ha portato a riflettere, oltre che sulle mie abilità di pilota, sul caso, fato, o come vogliamo chiamarlo, che a volte ti prende di mira per periodi di tempo che sembrano interminabili. Da quello che mi è dato di notare, nella maggior parte dei casi, e per la maggior parte delle persone, i momenti sfigati, i periodi no, si diluiscono nel corso della vita, nel senso che si alternano, ad altrettanti momenti positivi. Poi ci sono altri casi invece, in cui, il conto è unico. E cioè persone che vivono una vita serena, le cui vicende in un modo o in un altro prendono sempre la piega giusta, i cui errori addirittura tornano spesso a loro vantaggio, e che si abituano tanto alla fortuna, perché è di questo che si tratta, da metterla addirittura in conto nei loro progetti. Ecco, questa ero io fino a un anno fa. Poi a un certo punto, qualcuno raccatta tutta la sfiga che ti spettava e te la lancia addosso in un'unica risoluzione. E so cazzi! Perché tu con la sfiga non sei proprio abituato ad averci a che fare, quindi prima rimani incredulo che sia toccato a te, poi vai avanti come se niente fosse, convinto che tu sia più forte di tutti gli dei. Ma a ondate ravvicinate la serie negativa continua, e pare che niente riesca a fermarla. E allora che fare, fermare tutto e aspettare che passi? Io sono stata per anni un’accanita giocatrice di carte, e un mio carissimo amico, grande giocatore di poker, una volta mi disse: le serie sfortunate vanno scontate sul tavolo da gioco, non sperare che smettendo di giocare per un po’, alla ripresa tornerai a vincere, continueresti a perdere. Quindi devi continuare a giocare se vuoi che passi, ma con prudenza, tenendo bene in mente, in questo momento, che se tu hai in mano un full, un altro avrà sicuramente un poker. Poi, se c’è la farai a scontare questo periodo negativo senza farti affondare, tornerà il momento in cui ti basterà una coppia per vincere un grosso piatto. Parole sante! Nei miei tantissimi anni di gioco, più di una volta, ho potuto toccare con mano la veridicità delle sue parole, e ho superato le serie negative senza farmi affondare mai. Diciamo che la metafora calza a pennello, a quella che è la situazione attuale, e tutto sommato anche a quello che è il mio carattere, io sono reattiva per natura, e darmi per vinta non rientra nella mia visione della vita, quanto meno rientra l’inazione, uno dei miei motti, infatti, è: nel dubbio agisci. Devo ammettere  che l’idea di mollare, non mi sfiora tanto spesso , e quei momenti inevitabili di scoraggiamento che ti prendono in prossimità dell’ulteriore batosta, vengono rapidamente superati,  facendo leva sulla determinazione a non lasciarsi scamazzare!!!!E quindi con un po’ di coraggio, un po’ di ottimismo, e infinita pazienza, sto giocando queste mani disastrose, e la mia voglia di trovare sempre qualcosa di buono, qualche volta me le fa trovare pure divertenti.In fondo stiamo parlando di qualche parruccone scemo seduto sull’Olimpo che da qualche tempo si diverte a sfidarmi, volete vedere che non mi faccio battere????????By Annavera