DASEIN

Ein bisschen bevor Gaber


Grande Anarchico Brillante E Rigoroso Qual è lo scopo della vita ? Da dove veniamo e, soprattutto, quanto ci costa ? C’è acqua sui satelliti di Saturno ? Non sono sicura di poter dare una risposta ancorché minimamente valida a queste domande. Più modestamente so dare risposte a corto raggio, a problemi di portata  “umana”. Qui, in questo spazio di scrittura, riflessione e racconto, mi piace parlare delle persone e delle figure per me importanti, che rimangono riferimenti di tipo culturale, umano, musicale, ecc. Resta fermo e non modificabile l’orientamento decisamente Rammsteiniano e, nello specifico, Lindemanniano di questo Blog. Egli il Faro e io il nunzio che porta la buona novella. Sì, ho visto la luce e lo annuncio al mondo (tanto la bolletta mica la pago io poi, no ?). E di nuovo Till verrà nella Gloria in Tournée ad infiammare i vivi e i morti e la Sua musica non avrà fine. Ma oggi voglio dedicare un ricordo degno di questo nome ad uno dei più grandi di quei riferimenti fissi che ho raccolto nella mia esperienza su questo pianeta divertente e crudele. Una persona che ricorre qualche volta, (in subordine sia chiaro rispetto a quella di TIll) nelle citazioni da canzoni o monologhi dello Splendido Gaber. Ora va di moda dire quanterabbravo, ma una volta mica troppo. Ora gli intitolano la Sala riunioni della regione Lombardia. Oggi può rimpiangerlo anche un Barbareschi, anche un La Russa. Una volta no, una volta Gaber era nostro e basta...Un uomo coraggioso che ha percorso itinerari di liberazione culturale, sondando, leggendo, sperimentando, scavando nelle nostre miserie e cercando nelle nostre possibilità, senza nulla escludere a priori, senza nulla accettare per buono. Questo suo grido di rabbia amara per il tradimento di una generazione verso i suoi ideali, (che lui aveva fatto suoi) è più che mai attuale. E’ il manifesto di chi prosegue il suo cammino in solitudine, senza deflettere a nessuna ricerca, ma senza appartenere ad altro che a questo. Questo grido lo sento intensamente mio, questa rabbia e forza sono anche il mio manifesto.  "Sono diverso e certamente solo,sono diverso perché non sopporto il buon senso comune,ma neanche la retorica del pazzo,non ho nessuna voglia di assurde compressioni,ma nemmeno di liberarmi a cazzo,non voglio velleitarie mescolanze con nessuno, nemmeno più con voi,ma non sopporto neanche la legge dilagante del "fatti i cazzi tuoi!" Sono diverso, sono polemico e violento,non ho nessun rispetto per la democraziae parlo molto male di prostitute e detenutida quanto mi fa schifo chi ne fa dei miti,di quelli che mi diranno che sono un qualunquista non me ne frega niente,non sono più compagno, né femministaiolo militante,mi fanno schifo le vostre animazioni, le ricerche popolari e le altre cazzatee finalmente non sopporto le vostre donne liberatecon cui voi discutete democraticamente,sono diverso perché quando è merda è merda,non ha importanza la specificazione..."