DASEIN

Teologia dell'egoismo maturo


“ …Dio è morto. Dio resta morto. E noi l'abbiamo ucciso. Come potremmo sentirci a posto, noi assassini di tutti gli assassini? Nulla esisteva di più sacro e grande in tutto il mondo, ed ora è sanguinante sotto le nostre ginocchia: chi ci ripulirà dal sangue? Che acqua useremo per lavarci? Che festività di perdono, che sacro gioco dovremo inventarci? Non è forse la grandezza di questa morte troppo grande per noi? Non dovremmo forse diventare divinità semplicemente per esserne degni?(Friederich Nietzsche, Die fröhliche Wissenschaft )Si avvicina Weihnachtszeit, tutti siamo più buoni, in ognuno sorgono pensieri e riflessioni spirituali. Inoltre vale la pena fare una cosa veramente trasgressiva (altro che tatuaggi, ihr werdet niemals meine Haut haben !), parlare di idee, esporne alcune, trattare di valori. Vale la pena perché seppure oggi ci troviamo davanti al nuovo Avatar (e non è roba di chat !)
che tutti appunto veneriamo come l’incarnazione ultima della Trimurti Brahma – Shiva – Vishnù, nonostante tutto ciò non è tempo favorevole alla religione. Beh, voglio ricordare che la religione ha mosso e governato il mondo per millenni, dagli Atzechi agli Egiziani ai Celti ai Popoli d’America all’India all’Africa, sempre ha detto all’uomo come pensarla sulla vita, sull’amore, sulla morte. Al confronto la neonata adorazione delle merci, coi suoi sontuosi luoghi di culto e la Parola diffusa a distanza dai Sommi Sacerdoti, può dire ben poco. Anche perché di fronte ai grandi temi la NeoReligione mostra tutta la sua pochezza. La morte nell’apoteosi consumista non ha spazio, non è celebrata e redenta, ma semplicemente negata dallo sport obbligatorio, dal silicone e dal bisturi. E con queste armi spuntate si vorrebbe annullare ciò che invece cancella l’uomo dalla faccia della terra ? Non c’è gara...E infatti la religione, negata dal materialismo postconsumista, rispunta dalla finestra anche con maschere strane, come la New Age (ma che fine ha fatto?), la Magia o il Satanismo (un misero Cristianesimo col segno meno), le sette ultracattoliche o mistiche, ed infine col baraccone colorato dei maghi televisivi che hanno almeno il pregio di essere così assurdi e variopinti da risultare divertenti. Beh, voglio mettere il dito nella piaga, un po’ come S. Tommaso del quadro di Caravaggio. Qualcuno del resto la verità la deve pur dire, mi assumo l'ingrato compito. Il corpus del mio pensiero a seguire.