DASEIN

Piove


Il mondo che c'è fuori è fatto di riflessi. Tutto sembra rimandare a qualcos'altro. Riflessi sui vetri. Riflessi nella pioggia. Riflessi di occhi d'oro. Riflessi di labbra chiuse. Gocce di riflessi pallidi come perle. Riflessi come residui. Riflessi nervosi. Riflessi automatici. Gente che riflette. Gente che non. Con la pioggia gli odori della città sono più intensi. Tutto sembra avere un retrogusto di pietra. Mi spinge a vagheggiare come potrebbe essere il tuo odore in mezzo alla pioggia. In compenso fa ancora freddo e non ci sono molte vie di fuga.Mi ricordo di quando c’era Lei. Accarezzavo la vita quando c’era Lei, sentivo il sapore dolce dei minuti e delle ore, respiravo profumi senza scadenza, veleggiavo sull'acqua tranquilla. Avevo la sensazione che il mondo fosse apparecchiato per me e la gente mi venisse incontro solo per sorridermi. Pensavo che tutto questo non sarebbe mai finito, credevo che un dio benevolo mi avesse benedetto per l’Eternità, la pioggia sottile fosse la sua carezza, un segno d’amore e predilezione. Poi un giorno che la guardavo allontanarsi dalla finestra e le foglie erano già cadute, vidi la nebbia avvolgerlo e succhiarlo via, come un’aquila in picchiata sulla preda. Non ebbi lacrime abbastanza, né aria a sufficienza. Finì come tutto deve finire, ma lo racconto perché non finisca mai. Ora vivo su una nuvola di terra e fiori, nati dalle mie lacrime, cresciuti dai miei sospiri, colorati dalle mie parole. Non ho smesso di vivere, né di ricevere carezze, quando tutto finì. Ma a volte guardo nella nebbia, intravedo ali d’aquila e chiedo al tempo di girarsi indietro."... hinter dieser Tür steht ein Klavierdie Tasten sind staubig die Saiten sind verstimmthinter dieser Tür sitzt sie am Klavierdoch sie spielt nicht mehr ach das ist so lang her"