Le nuvole sono sempre più belle quando imitano forme viventi. Ne vidi alcune, una volta, che sembravano parlare tra loro, discorsi di cui il vento sembrava comporre le parole. Altre volte parevano mischiarsi come un mazzo di carte, ricomporsi in forme nuove per poi quasi tornare ad essere quelle di un momento prima. Mi fermo, alle volte, a guardare le nuvole, per decifrare il loro misterioso linguaggio, vedere cosa propongono alla mia fantasia, come fossero bambini che hanno inventato un gioco nuovo e si divertono in attesa che io lo capisca. Le immagino accordarsi per stupirmi, vanitose delle loro forme come ragazze fuori dalla messa. Le guardo e non capisco, ogni volta, analfabeta ancora del libro scritto nel cielo. Ma su tutte, sempre, leggo il tuo nome.
Ich vermisse dich
Le nuvole sono sempre più belle quando imitano forme viventi. Ne vidi alcune, una volta, che sembravano parlare tra loro, discorsi di cui il vento sembrava comporre le parole. Altre volte parevano mischiarsi come un mazzo di carte, ricomporsi in forme nuove per poi quasi tornare ad essere quelle di un momento prima. Mi fermo, alle volte, a guardare le nuvole, per decifrare il loro misterioso linguaggio, vedere cosa propongono alla mia fantasia, come fossero bambini che hanno inventato un gioco nuovo e si divertono in attesa che io lo capisca. Le immagino accordarsi per stupirmi, vanitose delle loro forme come ragazze fuori dalla messa. Le guardo e non capisco, ogni volta, analfabeta ancora del libro scritto nel cielo. Ma su tutte, sempre, leggo il tuo nome.