DASEIN

El Nagual


Sincronicità / Un principio di collegamento legato all'invisibile Quasi impercettibile / Qualcosa di inesprimibile La scienza è insensibile / La logica così inflessibile Casualmente collegabile / Tuttavia nulla è invincibile È così profondo, così vasto Il tuo intimo  Effetto senza causa / Leggi subatomiche, pausa scientifica, SincronicitàIl nostro mondo, la sua strepitosa capacità creativa e produttiva sta decadendo verso una morte imminente. Il termometro che rende visibile la febbre è il disagio nella società e negli individui. Il sistema e la persona ci stanno per lasciare e gridano forte la loro disperazione: “Non a me, non ora...”. Non vivendo su pianeti lontani, il grido è inevitabilmente anche il nostro. Le nostre catene ci uniscono agli altri e, per forza di cose, finiamo per essere una voce nel coro. La domanda che tutti si pongono è perché mai tutto questo sta finendo? La risposta potrebbe essere, semplicemente, perché tutto ha una fine. Ma soprattutto l’agonia ha un suo punto di partenza nel sistema di pensiero che muove la macchina infernale. Langue e agonizza la razionalità occidentale, così come la pensiamo noi.Forse la razionalità, così come la concepiamo, è ormai obsoleta. La rete dei dati materiali, dello spazio, del tempo, dell’esperienza, finisce per avviluppare la mente che cerca la soluzione. Ogni soluzione finisce per essere in queste condizioni un nuovo e più grande problema.Forse si tratta proprio di cambiare alla base il nostro modo di pensare. Far germogliare il sentimento al di fuori del cubo di vetro creato dalla nostra mente, con la cura di un giardiniere zen. Perché nessun cubo di vetro è mai esistito in natura, e la pioggia cade dove vuole, quando vuole, senza chiedere permesso ai satelliti. Il Nagual usa un altro pensiero, un’altra energia, se ne infischia delle leggi e ne crea di nuove. Per diventarlo basta averne il coraggio. E studiare. Insomma, vivere.  “Con il lato sinistro, tuttavia, mi accorsi di essere entrato nel mio altro, e questo non aveva nulla a che fare con la mia razionalità... C’era un bagliore più intenso a una estremità della fila, dov’era don Juan. Pensai al serpente piumato della legenda tolteca. E poi le luci scomparvero.”