formidabili i 70

il sussidiario


Altro pezzo forte della scuola degli anni '70, era una specie di bignami di tutto lo scibile umano: in duecento pagine ti facevi una cultura di religione, storia, geografia, scienze, grammatica e matematica. Passavi dai vizi capitali alle preposizioni articolate alle abitudini dei ruminanti in men che non si dica.Il mio sussidiario si intitolava "Noi e le cose" (profondo fin dal titolo). Sulla copertina aveva la foto di tre biglie, che probabilmente erano una sottile rappresentazione delle palle che ti sfrantecavi a studiarlo. Le mie preferite, manco a dirlo, erano le pagine di matematica che ospitavano tipo seimila problemi la cui protagonista era sempre la mamma di Pierino che passava la vita dal fruttivendolo (con cui immagino avesse una storia) a comprare chili di mele e casse di patate pagandoli uno sproposito, e tu dovevi calcolare quanti milioni ricavava il fruttivendolo ladro.In alternativa c'era Pierino stesso, probabilmente già obeso a cinque anni, che non faceva altro che comprarsi le torte e poi spazzolarsene tre quinti o cinque sesti e a te toccava capire quanta torta rimaneva al fratellino dopo il passaggio del Bidone aspiratutto.Ma la parte più tragica erano le equivalenze (mai capite, c'è da dirlo?). La perversione degli autori arrivava a farti costruire un metro pieghevole di carta con i fermacampioni per poi obbligarti a misurare qualsiasi oggetto avessi in casa, dal water alla lettiera del gatto, e trasformarlo da centimetri in chilometri e viceversa. Utilissimo. Di che rimpiangere gli insiemi con le mele.