formidabili i 70

se questo è un uomo (intelligente)


Il deputato leghista Paolo Grimoldi ha presentato un'interpellanza al ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, chiedendo il suo intervento nei confronti di una scuola elementare brianzola in cui è stato letto il testo integrale del Diario di Anna Frank. Secondo il leghista, nella versione integrale "vi è un passo nel quale Anna Frank descrive in modo minuzioso e approfondito le proprie parti intime e la descrizione è talmente dettagliata da suscitare inevitabilmente turbamento in bambini della scuola elementare".Immediata la replica dalla scuola, la Lina Mandelli di Usmate Velate (Monza-Brianza). "Credo che il ministro dell'Istruzione abbia cose più importanti di cui occuparsi", ha detto Claudio Redaelli, dirigente vicario dell'istituto. Secondo il dirigente le pagine a cui si riferisce il deputato sono "descrizioni in termini talmente ingenui, come logico attendersi da una dodicenne degli anni Quaranta, da non destare, soprattutto se mediata dall'intervento dell'insegnante, particolare turbamento in bambini del ventunesimo secolo che in tivù vedono e sentono di peggio"."Io sono stato interpellato dagli stessi genitori della scuola per ben tre volte - ha detto Grimoldi - La prima volta ho riposto che c'è l'autonomia scolastica, la seconda che forse c'e stato un abuso dell'autonomia, la terza mi sono sentito in dovere di fare questa interrogazione: credo che quelle pagine per bambini di nove anni si possano definire hard".Vorrei entrare nella mente di questo deputato (rabbrividisco al pensiero che lo stipendio gli venga pagato anche con i miei soldi) e di questi genitori per provare l'ebbrezza del vuoto pneumatico. Perchè il Diario di Anna Frank l'ho letto, e come me milioni di ragazzini, degli anni 70 e non. E garantisco che c'erano molte cose che ci turbavano di quel libro, il nazismo (di cui a volte sentivamo parlare per la prima volta proprio attraverso quelle pagine), le persecuzioni razziali, la tortura di vivere per oltre due anni senza poter mettere il naso fuori di casa. Le pagine "hard", quelle proprio no, sempre tenendo presente quali pensieri hard potesse avere una dodicenne degli anni Quaranta.Vorrei davvero conoscerli,  questi genitori che levano gli scudi contro uno dei libri più letti al mondo ma che, sono pronta a scommetterci, alla sera piazzano i pargoli davanti alla Tv a guardare il Grande Fratello, quello sì, esempio di intelligenza e di valori etici. E vorrei conoscere questo legaiolo che si erge a difensore della moralità dei bambini, per i quali una pagina del Diario non va bene ma il suo capo che ce l'ha perennemente duro e lo fa sapere a tutti, adulti e non, va bene eccome. Quella che si chiama coerenza.