formidabili i 70

quarant'anni (in fila per sei senza il resto di quattro)


Con il consueto ritardo, ringrazio tutti quelli che con mail, messaggi, biglietti, fiori e opere di bene mi hanno augurato un buon quarantesimo compleanno. Certo, quaranta sono tanti. Ho apocalittiche visioni di pasta per dentiere, creme antirughe super intensive, brodini, mele cotte e Gerovital che si avvicinano. Sto meditando di imparare a fare il mezzopunto e i centrini all'uncinetto.Ma d'altro lato, penso che quarant'anni oggi siano il prezzo da pagare per avere avuto un telefono a disco beige nell'ingresso, per aver bevuto il latte dai pacchetti triangolari e aver fatto le orride bolle con il Crystal Ball. Per aver potuto andare in bici senza casco, avere visto Furia alle sette di sera, per avere visto i Ricchi e Poveri quando erano ancora in quattro, avere usato le penne stilo Auretta e avere mangiato il gelato Gommolo. Per avere attraversato "dal vivo" tutti quei formidabili anni 70 e avere scatole e scatole polverose di ricordi da raccontare.E tutto sommato, non è poi un gran prezzo.Grazie ancora a tutti. In particolare ai miei colleghi, Karen in testa, e ai miei studenti stranieri per i loro auguri in tutte le lingue del mondo. Ogni tanto vi avvelenerei col topicida, ma mi basta sentirvi parlare italiano per ricordarmi di quanto amo il mio lavoro.