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Possessione demoniaca e "notti di Arcore"


E non credo che siano le anime delle suore che vi hanno abitato, quanto piuttosto le anime nere di alcuni dei defunti Giulini e Casati, che se ne hanno combinato soltanto un quarto di quello che combina Camillo, sono di sicuro per la maggior parte dannati». Fausto Perego, consigliere del Partito democratico di Arcore, ricorda che «all'epoca dello scandalo Casati venne fuori che le stanze della villa erano piene di buchi, spioncini e specchi segreti che permettevano di sbirciare nelle camere da letto degli ospiti, una notizia mai smentita».La Fiumanò racconta degli specchi monodirezionali visti sull'isola di Zannone dove i Casati trascorrevano l'estate tra un'orgia e una battuta di caccia (il marchese aveva in affitto esclusivo l'intera isola).Come riportato da diversi giornali degli anni Ottanta, tra cui La Notte, dalla morte dei marchesi ogni 30 agosto un'anima senza pace si farebbe sentire nel giardino di Villa San Martino.Per la Fiumanò il fantasma della villa di Arcore sarebbe proprio il marchese Casati Stampa. Una convinzione cui è giunta nel corso di diverse sedute spiritiche: «Parlavo spesso con uno spiritello che un giorno si presentò con Anna, la quale disse di essere ancora in 'transizione' verso la luce, e spiegò che il riscatto di Camillo sarebbe stato più lungo perché lui aveva ucciso e si era suicidato. La dottrina cattolica sul demonio si basa su riferimenti biblici fino agli interventi di Paolo VI (15 novembre 1972) e di Giovanni Paolo II (13 agosto 1986), passando per il Catechismo e il pensiero di Sant'Agostino e san Tommaso d'Aquino. Fonte: http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=242&ID_articolo=3789&ID_sezione=524