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Possessione demoniaca e "notti di Arcore"

Post n°20 pubblicato il 06 Febbraio 2011 da annidefd
 

E non credo che siano le anime delle suore che vi hanno abitato, quanto piuttosto le anime nere di alcuni dei defunti Giulini e Casati, che se ne hanno combinato soltanto un quarto di quello che combina Camillo, sono di sicuro per la maggior parte dannati».
Fausto Perego, consigliere del Partito democratico di Arcore, ricorda che «all'epoca dello scandalo Casati venne fuori che le stanze della villa erano piene di buchi, spioncini e specchi segreti che permettevano di sbirciare nelle camere da letto degli ospiti, una notizia mai smentita».La Fiumanò racconta degli specchi monodirezionali visti sull'isola di Zannone dove i Casati trascorrevano l'estate tra un'orgia e una battuta di caccia (il marchese aveva in affitto esclusivo l'intera isola).Come riportato da diversi giornali degli anni Ottanta, tra cui La Notte, dalla morte dei marchesi ogni 30 agosto un'anima senza pace si farebbe sentire nel giardino di Villa San Martino.Per la Fiumanò il fantasma della villa di Arcore sarebbe proprio il marchese Casati Stampa.
Una convinzione cui è giunta nel corso di diverse sedute spiritiche: «Parlavo spesso con uno spiritello che un giorno si presentò con Anna, la quale disse di essere ancora in 'transizione' verso la luce, e spiegò che il riscatto di Camillo sarebbe stato più lungo perché lui aveva ucciso e si era suicidato.
La dottrina cattolica sul demonio si basa su riferimenti biblici fino agli interventi di Paolo VI (15 novembre 1972) e di Giovanni Paolo II (13 agosto 1986), passando per il Catechismo e il pensiero di Sant'Agostino e san Tommaso d'Aquino.
Fonte:
http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=242&ID_articolo=3789&ID_sezione=524

 
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Albania, nasce la letteratura

Post n°19 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da annidefd
 

Basta leggere i titoli: opere di scrittori e poeti che in Albania vanno per la maggiore, ma che in Italia e nel resto dell'Europa non sono tradotti.
Avete mai sentito dire di Mira Meksi, di Drita Çomo, di Teodor Kenko o di Flutura Açka'
Dunque, non ha funzionato bene, e il giovane scrittore albanese non sarà scrittore europeo se continua a pensare come albanese e non come uomo europeo e occidentale».
Impresa non è facile, prima perché â€' lo spiega lo storico Artan Puto â€' «il campo è ancora occupato dai grandi nomi del passato e poi perché mancano le possibilità di promuovere le giovani leve, e in Albania è difficile vivere da scrittore».
Fonte:
http://www.avvenire.it/Cultura/Albania_201012060952487230000.htm

 
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Questore Roma, tanti bimbi al derby

Post n°18 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da annidefd
 

Facendo doppio click su una qualsiasi parola presente nell'articolo, sarà vocalizzata la pronuncia corretta e visualizzata la definizione della parola e i suoi sinonimi e contrari, così come sono stati pubblicati all'interno dei .
La stessa parola è presente infine nel lemmario Italiano-Inglese del Ragazzini (Dizionario di inglese), per cui ne sarà proposta la traduzione in inglese e dove disponibile in albanese, spagnolo, tedesco e francese.
la sensazione e la certezza che uno stadio di calcio e' un luogo
sicuro, dove andare con la famiglia''.
''Quando vedo i bambini allo stadio - ha concluso il
questore di Roma so che la gente si fida della situazione in
Fonte:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=387410&IDCategoria=2695

 
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Se Benedetto parla come Obama

Post n°17 pubblicato il 09 Giugno 2010 da annidefd
 

La frase che certamente ha avuto più impatto, anche emotivo, riguarda la chiara definizione di responsabilità di Israele: «L'occupazione di Israele dei territori palestinesi sta creando difficoltà nella vita di tutti i giorni, impedendo la libertà di movimento, della vita economica e religiosa», ha detto il Papa, definendola «un'ingiustizia politica imposta ai palestinesi».
E ha introdotto una ragione di distanza fra mondo musulmano e visione cristiana di natura politica oltre che religiosa: «Soprattutto per il fatto che i musulmani non fanno distinzione tra religione e politica, il che mette i cristiani nella situazione delicata di non-cittadini».
In questo senso la denuncia che ha fatto della precarietà e delle responsabilità mediorientali, non si riferisce solo al governo di Gerusalemme: «Da decenni, la mancata risoluzione del conflitto israelo-palestinese, il non rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, e l'egoismo delle grandi potenze hanno destabilizzato l'equilibrio della regione e imposto alle popolazioni una violenza che rischia di gettarle nella disperazione».
In questo senso, nella sua posizione si avverte quella di Obama: la novità che agisce oggi in Medio Oriente, e che è all'origine di molte delle tensioni, è proprio il cambiamento di lettura che vi ha portato il Presidente Usa.
Fonte:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7449&ID_sezione=&sezione=

 
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Che cosa ha in mente Murdoch

Post n°16 pubblicato il 14 Marzo 2010 da annidefd
 

Il presidente dell'Unione degli emirati arabi (IAE), lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, ha deciso a sorpresa di passare di persona per congratularsi con gli organizzatori dell'evento, Maurice Levi, capo della Publicis, la grande agenzia pubblicitaria e del marketing parigina, e John Rossant, chairman di PublicisLive che organizza di grandi eventi quale il World Economic Forum di Davos e i suoi pletorici emuli.
Per Khalifa, un evento che ha calamitato 550 vip del mondo mediatico compresi i presidenti di alcuni dei majors di Hollywood (Fox e Warner Bros), i leader di molte aziende delle comunicazioni tradizionali (la Bertelsmann, la Ericsson) e nuove (quali AOL, Google e Skype), insieme ai massimi media moghul dall'India e dalla Cina e della Corea.
Non solo il vecchio Rupert ha annunciato l'avvio di un'importante nuova collaborazione a piu piattaforme con l'azienda leader medicatico dell'Emirato, la twofour54, ma anche il trasferimento di alcuni delle sue reti asiatiche da Hong Kong ad Abu Dhabi, per meglio rafforzare la centralità del Medio Oriente nei programmi strategici della News Corps: un annuncio che ha subito fatto il giro del mondo, inducendo molti rivali e antagonisti alla riflessione, e suscitando qualche critica persino tra gli ammiratori: non pochi blog di destra americani hanno attaccato "il nuovo sceicco Murdoch, ormai traditore dei sani valori occidentali della Fox News", con tanto di simboli islamici accanto al nome del vecchio magnate australiano.
Riferendosi in modo diretto al tentativo di Abu Dhabi di proporsi come nuovo hub culturale, con tanto di Louvre, Guggenheim e altri musei simil occidentalia, ha aggiunto: "Se fate cosi, pensando di poter controllare i flussi del pensiero e del dibattito, tutti i vostri bei nuovi musei e centri culturali rimarrano dei gusci vuoti nel deserto".
Fonte:
http://www.ilfoglio.it/soloqui/4633

 
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