JUKE-BLOG

Post N° 360


Ieri ho messo questa bellissima canzone, "Futura" di Lucio Dalla con un post che non centrava nulla...Ma poi riascoltandola e rileggendo il testo,me ne sono quasi innamorato,solo che mi sembrava di aver capito qualcosa,ma non ne ero sicuro...In mio aiuto è arrivata la conferma di Lucio Dalla in un'intervista rilasciata nel 2003,da cui ho estratto un brano...Qui sotto il testo della canzone e più sotto l'illuminante spiegazione,semmai ce ne fosse bisogno.... Futura Chissà chissà domanisu che cosa metteremo le manise si potrà contare ancora le onde del mare   e alzare la testanon esser così seria, rimanii russi, i russi gli americanino lacrime non fermarti fino a domanisarà stato forse un tuononon mi meraviglioè una notte di fuocodove sono le tue maninascerà e non avrà paura nostro figlioe chissà come sarà lui domanisu quali strade cammineràcosa avrà nelle sue mani.. le sue manisi muoverà e potrà volarenuoterà su una stellacome sei bellae se è una femmina si chiamerà futura.Il suo nome detto questa nottemette già paurasarà diversa bella come una stellasarai tu in miniaturama non fermarti voglio ancora baciartichiudi i tuoi occhi non voltarti indietroqui tutto il mondo sembra fatto di vetroe sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.Di più, muoviti più fretta di più, benedettapiù su, nel silenzio tra le nuvole, più suche si arriva alla luna,si la lunama non è bella come te questa lunaè una sottana americanaAllora su mettendoci di fianco,più suguida tu che sono stanco, più suin mezzo ai razzi e a un batticuore, più suson sicuro che c'e' il solema che sole è un cappello di ghiaccioquesto sole è una catena di ferrosenza amore, amore, amore, amore.Lento lento adesso batte più lentociao, come staiil tuo cuore lo sentoi tuoi occhi così belli non li ho visti maima adesso non voltartivoglio ancora guardartinon girare la testadove sono le tue maniaspettiamo che ritorni la lucedi sentire una voceaspettiamo senza avere paura, domani."Lei parla tanto di futuro, del suo sguardo alle generazioni future, e Futura appare come un tuffo nell’incognito. Come è nata questa canzone? "La canzone in realtà è una sceneggiatura di un film che prima o poi scriverò. Ero a Berlino per un concerto, era la prima volta che arrivavo in quella città. Quella sera c’erano i Genesis in concerto, un gruppo che amo molto. Dopo il concerto, presi un taxy per andare a vedere il muro di Berlino. Arrivato lì rimasi senza parole a contemplare quel punto. Mi veniva proprio da dire ‘chissà chissà domani...’ Mi accesi una sigaretta e mi misi su una panchina. Dopo poco arrivò un’altra macchina, un uomo scese, si accese una sigaretta e si mise a sedere di fronte a me. Quell’uomo era Phil Collins.. Io avrei voluto dire qualcosa ad un musicista che ammiravo tantissimo, invece rimanemmo lì, uno di fronte all’altro, senza parlare. Cominciai a pensare alla storia di due ragazzi, uno dell’est e una dell’ovest, che durante la Terza Guerra Mondiale decidono di fare un figlio come segno di speranza per il futuro. Così nacque una canzone che era stata pensata prima come film e che poi è diventata una delle canzoni che amo di più".  (Lucio Dalla)