JUKE-BLOG

Cosa? E' del 1990?


Sarà,ma per me è lo stesso troppo...Audace
"Timida molto audace"Amato tanto così  
me lo ridiciamato tanto.Timida molto audacela stessa diversa persona sei tu,e per cambiare ti basta saperlo,che non sei mai la stessa,nemmeno a volerlo.I simboli non sai cosa siano,un'ortensia non è nemmeno quella.Hai la pazienza di un'ondacompresa la tendenzaa soffermarti mai,come fosse la fine.Non un dito notevole,ma dieci impercettibili soprusi,aperti come i mari,e come i mari chiusi.Neri i tuoi neri sconvoltidivampati imperi irrisolti,e matematicamente rivoltia contenere zeri.Impensabili però malleabili,ballabili mammelleabbracciate alle quali volteggisotto il lampadario delle stelle,inutilmente imitatrici dei tuoi denti.Prendi, e dagli spaventitanto sentimentali,tiri le diagonali dei sospiri violenti.Svegliata la mattina,guardi nel posto accantolo sfinito e per quantorespira o non respira.Sai che non si è mai la propria vita,la tua ti serve appunto per certezza,tu vivi e lasci vivere te stessacon un congedo, con una carezzasicura con la mano, sicura con la mano,con la guancia perplessa.Sciolta come le bracciascomparirà la neve:per sempre se ne andrà,e se dovrà ricaderesarà come un armadio che si sganciae precipita dal cielo in tante schegge.E tuttavia, però comunque sia,bellezza e compagnianon vanno bene,non si legano insieme.Risentirai la neve risuonaredentro le risatine,come un piacereche non sai trattenere.La neve tornerà come un pretestodipinta e sempre finta,e tu la irridi,la lusinghi e la sfidie la solleva il tuo sbuffo selvaggio.   Un giorno Lucio Battisti iniziò a farsi scrivere i testi da Pasquale Panella: ciò lo rese del tutto libero.  Battisti già con i testi di Mogol-Rapetti era estroso e originale nel comporre, essendo riuscito a trovare un suo stile mantenendo insieme una forte creatività: ogni suo LP era fatto di canzoni molto originali e caratterizzate; ma con Panella Lucio ha compiuto un salto di qualità, non si è reso più libero ma completamente libero, di creare suoni, ritmi e arrangiamenti originalissimi che resero inutilizzabile la distinzione - comunque convenzionale - tra musica leggera e arte.  Con Mogol Battisti volava altissimo ma era sempre un aereo: con Panella divenne un'astronave.   Si slegò da molti schemi e dalla forma-canzone, utilizzando la voce anche come strumento.  SlittamentiLa poesia di Panella provoca degli slittamenti, delle sbandate come accade con quei piloti di motociclette che uscendo dalla curva derapano con la ruota posteriore, scivolano un po' ma - se hanno il coraggio di accelerare ancora - restano ben saldi in traiettoria e guadagnano velocità.   Questi continui slittamenti di senso provocano all'inizio un certo turbamento, un oblio che richiede una certa fiducia per lasciarsi andare all'effluvio. (http://web.cheapnet.it/albatro/bp.htm)