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PO"STorie"


Nel novembre del 1946, "Il Corriere comasco" pubblicò un articolo secondo il quale due cacciatori avrebbero visto nelle acque del lago al Pian di Spagna, all’estremità settentrionale del lago, un grosso mostro. La notizia era palesemente un’invenzione del giornale, ma ebbe un certo successo. Nei giorni seguenti, il quotidiano comasco "La Provincia" dedicò una serie di articoli al mostro, scrivendo anche che c’era stato un altro avvistamento del mostro, stavolta a Varenna, e che un enorme, sconosciuto animale era stato visto anche qualche anno prima (chiaramente altre due invenzioni). Sin dalla sua prima apparizione il mostro fu chiamato "lariosauro" il nome, che deriva da Lario, (altra denominazione del lago di Como) era già stato usato nel XIX secolo per indicare un animale realmente esistito, un rettile marino preistorico (i cui resti fossili erano stati trovati in una località presso il lago di Como). Anche la stampa nazionale si occupò del mostro. Il miglior tributo creativo alla leggenda del mostro del lago di Como è senz’altro una canzone di Davide Van De Sfroosche si intitola "El mustru". La voce narrante è quella di un pescatore del lago di Como che, costretto in ospedale, un giorno esaurisce la pazienza e, parlando tra sé, lancia una sfida al mostro in mezzo al lago.(musicapopolare.it)El Mustru (Testo tradotto)Non parlarmi di barbera,nel bicchiere c’è la dentierache ride senza di mee sono qui con l’infermieraseduto su una sediache viaggia da sola  e anche il sole nel corridoio non mi sembra più lui, ma vuole parlarmidomando al lago dalla finestra, se si ricorda chi sonoper questa gente che viene a trovarmiportandomi i biscotti non sono più nessunodomanda ai pesci, domanda ai sassiche loro sanno qul che ho visto Perchè adesso sono in pigiama ma ricordati che una voltaero il re dei pescatori,ho visto squarciarsi il lago ho visto coprirsi il cieloe la luna cadere giùera fatto come un’anguilla, era grosso come un battelloe mangiava tutte le stelle,una biscia incatramata,con la bocca spalancatae occhi dell'altro mondo...un mostro, ma non era il film dell’oratorioun mostro, venuto in un tempo che non era più il suoho visto il mostro, ho visto il mostro E mi hanno trovato distesoCon gli occhi da indemoniato Che parlavo da solo  “Guardate il re dei pescatoricapovolto sulla barcache si sbatte come un cagnotto!” mi hanno detto che il mostro era il diabete per non dirmi che ero mattoquando passavo mi salutavanoquando mi giravo sentivo ridere,venivano tutti a comprare il pesce per ridere un po' o per compatirmineanche i bambini mi hanno mai creduto ed ero il re dei rimbambiti Adesso sono in pigiama ma sono qui sopra il pontilead aspettare che salti fuori,sono pieno de medicine, mi parlano tutti di arterio(sclerosi)ma sono qui per sfidarti,ti aspetto qui seduto con in mano solo una fiocina e non sono affatto spaventato,fagli vedere a questi pezzi di merda se sei dentronel lago o nella testa di un rimbambito... un mostro, senza i miei occhi non ci sarebbe mai stato.