JUKE-BLOG

Un Hotel stupefacente


-cliccascolta-
Su un'autostrada buia e deserta, vento freddo tra i capellicaldo odore di colitas si libra nell'ariaIn lontananza scorgo una luce scintillanteLa mia testa s'era fatta pesante e la mia vista sempre più fiocaMi dovevo fermare per la notte.Là lei stava ritta sulla sogliaSentii il campanelloE pensai tra me e me'Questo potrebbe essere il paradiso ma potrebbe anche essere l'inferno'Poi lei accese una candela e mi mostrò la stradaC'erano voci nel corridoio, credo dicessero...Benvenuto all'Hotel CaliforniaUn tale posticino (un tale posticino)abbondanza di stanze all'Hotel Californiapuoi trovare in qualsiasi stagione.La sua mente è piena di Tiffany, ha una Mercedes BenzHa avuto molti ragazzi carini, che lei chiama amiciCome danzano nel cortile, dolce sudore estivoAlcuni ballano per ricordare, altri ballano per dimenticare.Così chiamai il Capo, 'Per favore, mi porti il mio vino'Lui disse, 'Non abbiamo quel tipo di vino dal 1969'E ancora quelle voci chiamavano in lontananzaTi svegliavi nel mezzo della notteSolo per sentirle dire...Benvenuto all'Hotel CaliforniaUn tale posticino (dalla faccia talmente incantevole)Si godono la vita all'Hotel CaliforniaChe bella sorpresa, procurano i tuoi alibi.Specchi sul soffitto, champagne rosa con ghiaccioE lei disse "Qui noi siamo tutti prigionieri, di nostro capriccio'E nelle camere del padrone, si sono radunati per la festaL'hanno pugnalato con i loro coltelli d'acciaio, ma non riuscirono ad uccidere la bestia.L'ultima cosa che ricordo, stavo cercando la portaDovevo trovare un passaggio per tornare dov'ero prima'Rilassati' disse l'uomo notturno, 'qui siamo programmati per accogliere.Puoi lasciare la stanza e pagare quando vuoi, ma non potrai mai andartene realmente'(Hotel California è probabilmente la più famosa tra le canzoni del noto gruppo folk/rock degli Eagles. È stata scritta da Don Felder, Glenn Frey e Don Henley, si trova nell'omonimo album del 1977. È tra i pezzi più famosi in assoluto della storia del rock. Parte della sua fama è dovuta anche al contrasto fra il ritmo caldo e rilassante dell'accompagnamento musicale e le parole inquietanti della canzone, la quale narra la storia di un viaggiatore che giunge in un albergo dall'apparenza piacevole che si rivela essere infine un luogo di orrori dal quale non si può più uscire una volta entrati. Appare evidente la metafora, dichiarata peraltro dagli stessi membri del gruppo, con la dipendenza da stupefacenti. Pare infatti che gli Eagles assumessero in quel periodo una grande quantità di droghe ed alcolici.)-wikipedia.it-