JUKE-BLOG

Post N° 13


COME PIOVEVAC'eravamo tanto amatiper un anno e forse più,c'eravamo poi lasciati...non ricordo come fu...ma una sera c'incontrammo,per fatal combinazion,perché insieme riparammo,per la pioggia, in un porton!Elegante nel suo velo,con un bianco cappellin,dolci gli occhi suoi di cielo,sempre mesto il suo visin...Ed io pensavo ad un sogno lontanoa una stanzetta d'un ultimo piano,quando d'inverno al mio cor si stringeva......Come pioveva ...come pioveva!Come stai? Le chiesi a un tratto."Bene, grazie, disse, e tu?"."Non c'e' male" e poi distratto:"guarda che acqua viene giù!"."Che m'importa se mi bagno?"Tanto a casa debbo andare"Ho l'ombrello, t'accompagno""Grazie, non ti disturbar..."Passa a tempo una vetturaio la chiamo, le fa: "no"dico: "Oh! Via, senza paura.Su montiamo", e lei montò.Così pian piano io le presi le manmentre il pensiero vagava lontano...Quando d'inverno al mio cor si stringeva......Come pioveva ...come pioveva!Ma il ricordo del passatofu per lei il più gran dolore,perché al mondo aveva datola bellezza ed il candor...così quando al suo portoneun sorriso mi abbozzònei begli occhi di passioneuna lagrima spuntò...Io non l'ho più rivedutase e' felice chi lo sa!Ma se ricca, o se perduta,ella ognor rimpiangerà:Quando una sera in un sogno lontanonella vettura io le presi la manoquando salvare ella ancor si poteva!......Come pioveva ...così piangeva!((1918), di Armando Gill