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L’antipatia dipende dal viso Naso a punta occhi obliqui: si è insopportabili dalla nascita o per atteggiamento MILANO - Antipatici si nasce: questione di tratti somatici (naso aguzzo e occhi un po’ obliqui pare non trasmettano simpatia). Ma antipatici soprattutto si diventa: questione di posa (nei confronti del mondo, s’intende: visto dall’alto o da lontano sembra possa aiutare snob e timidi a sentirsi meglio). E Loredana Lecciso? Antipatica per Dna o per scelta? Impossibile dirlo. Certo è che «l’aspirante show-girl dall’esibito matrimonio con Al Bano» è stata eletta dal popolo italiano (uomini e donne, under e over quaranta indistintamente) la più antipatica del reame. Al suo fianco il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti (un gradino sotto di lei) e il direttore del Tg4 Emilio Fede (due scalini più in basso). Quindi, nel clan dei magnifici dieci più invisi, l’avvocato Carlo Taormina e Maurizio Costanzo, Maria De Filippi e Vittorio Sgarbi, il ministro Giulio Tremonti e, testa a testa, Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Dna o scelta? In ogni caso questione di pelle. Almeno per i seicento italiani che hanno risposto al sondaggio pubblicato sul numero di Ok - La salute prima di tutto in edicola. «Scusi, mi dica, se pensa a una persona antipatica chi le viene in mente? Così, sui due piedi...», è stato chiesto dalla società di ricerche di mercato Lexis a uomini e donne tra i 18 e i 70 anni di età. Uno, dieci, seicento nomi. La lista ottenuta è stata sottoposta di nuovo a tutti gli intervistati che hanno espresso un voto in materia di antipatia da uno a dieci. E insieme hanno spiegato quello che rende i loro prescelti tanto fastidiosi: «il modo di porsi», ha detto il 34,5 per cento dei «sondaggiati»; «l’arroganza», il 21 per cento; «l’essere bugiardi», l’11,5. Partiamo dai i più antipatici secondo categorie. Non c’è molta scelta: per tutti o sono politici o sono giornalisti. E i più fastidiosi in assoluto per le donne? Loredana Lecciso, seguita da Carlo Taormina ed Emilio Fede. Per gli uomini? Sempre la Lecciso, in compagnia, questa volta, di altre due signore: Maria De Filippi e Letizia Moratti. La coppia Lecciso-Moratti figura anche nelle prime tre posizioni della classifica elaborata dagli «under 40», in mezzo (seconda posizione) Maurizio Costanzo. Lecciso-Taormina-De Filippi è invece la triade indicata dagli «over 40». Qui e là, in ordine sparso nelle diverse graduatorie, Flavio Briatore e Anna La Rosa, Massimo D’Alema e Irene Pivetti, Bruno Vespa e Lucia Annunziata. E ancora: Oriana Fallaci e Giuliano Ferrara, Gad Lerner e Maurizio Belpietro, Luciano Violante e Paolo Crepet. Tanto antipatici ma insieme tanto famosi. Non senza un perché: «Gli antipatici di successo spesso sono quelli che non permettono il contraddittorio», spiega dalle pagine di Ok - La salute prima di tutto lo psichiatra Luigi De Maio. «I più semplici sono sedotti dalla loro sicurezza, però si sentono anche tenuti a distanza. E’ un amore tormentato, come quello di un bambino verso il genitore severo». C’è poi chi storce il naso perché nel vip di turno (come in qualsiasi persona) riconosce semplicemente una caratteristica che in se stesso non ama, chi perché ubbidisce alle leggi della biochimica (questione di pelle!). E chi ancora perché è rimasto deluso. Ma quando un antipatico è un antipatico assoluto (nel senso che così lo vede la maggior parte delle persone) la domanda che si impone è: «ci fa o ci è?», vuole essere snobisticamente antipatico o lo è perché non sa comunicare? Verrebbe da dire che nel caso dell’antipatico-famoso l’handicap comunicativo passa in secondo piano. Attenzione, però. Per tutti parla anche il proprio Dna: l’antipatia sta scritta in faccia. Parola del psicolinguista Gianandrea Abbate. Che spiega: «Nessuna caratteristica da sola condanna un volto, ma se più variabili si combinano, ecco, quel volto non sprizza simpatia». Un esempio: «La spigolosità crea disagio nell’interlocutore Ma sia chiaro: su tutto vince il carattere. (corriere.it-25/11/2005)