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Piove sempre sul bagnato.....


CENSIS: I NUOVI RICCHI SPENDONO IN AUTO DI LUSSO E YACHT(AGI) - Roma, 2 dic. - La crisi econonomica che in questi anni ha duramente messo alla prova gli italiani, compresi i ceti medi e medio-alti, che hanno dovuto "stringere la cinghia" per risparmiare, c'e' chi invece ha speso tantissimo e per beni certamente non di prima necessita' come automobili che partono dagli 80mila euro e in yacht o barche di lusso.   Nei soli primi 8 mesi del 2005 - rileva il Censis -, le immatricolazioni di auto di lusso sono infatti cresciute del 12,6%, arricchendo il parco macchine dei Paperoni d'Italia di circa 6.000 nuove vetture tra Porsche, Mercedes, Bmw, del valore da 80 mila euro in su: un affronto ai magri risultati del comparto, che nello stesso arco di tempo ha segnato un calo delle vendite del -3,1%.   Anche la passione per la nautica ha spinto al rialzo le vendite del settore, uno dei piu' dinamici del Paese, segnando nel corso del 2004 un incremento delle immatricolazioni di barche di segmento alto (superiori ai 12 metri) del 10,6% rispetto all'anno precedente: un dato non di poco conto se si considera che a crescere di piu' (+16,5%) sono state le vendite di barche superiori a 18 metri e che le nuove imbarcazioni vanno ad incrementare una platea gia' ampia di circa 65 mila yacht e natanti di segmento alto, per la maggior parte immatricolate all'estero.   Secondo le stime del World Wealth Report, gli italiani che detengono una ricchezza individuale superiore al milione di dollari (escluso il valore dell'abitazione di proprieta') sarebbero aumentati nel 2004 del 3,7%, passando da 188 a 195 mila. Secondo l'Associazione Italiana di Private Banking, il numero delle famiglie italiane titolari di patrimoni in gestione superiori ai 500 mila euro e' cresciuto tra 2004 e 2005 dell'8%, arrivando a quota 702 mila (circa il 3,3,% delle famiglie italiane) e il volume complessivo del patrimonio in gestione del 10%, per toccare la soglia di un valore medio di 783 miliardi di euro.   A rimpinguare l'universo dei ricchi hanno contribuito soprattutto i lavoratori autonomi, trainati dall'incredibile balzo in avanti dei propri redditi. Tra 2000 e 2004 infatti, a fronte di una tendenziale stagnazione del reddito individuale da lavoro dipendente cresciuto in termini reali dell'1,6%, quello da lavoro autonomo e' aumentato del 10,1%, segnando negli ultimi due anni, tassi di crescita medi particolarmente significativi, rispettivamente del 4,1% nel 2003 e del 3,8% nel 2004.