Un anno in Caritas

Comitato di Zona


A casa mia, cena e riunione. Si narra che il comitato di zona sia una riunione di vecchie cariatidi. Uhm... forse il nostro R.Z.M. lo è un po'... (quando avrà letto, sentirò fischiare le orecchie... ) Ma dai, è stata una riunione come le altre, creativa, pittoresca, con le solite priorità. Non ho voglia di scrivere un rapporto, nè di scendere nei particolari. Voglio focalizzarmi sulla partecipazione associativa e sul... centeneraio. Partecipazione associativa: un tema di cui si discute, ci si contronta, si litiga in Co.Ca., si fa di tutto per far notare il problema... e poi è sempre lì. Siamo un'associazione malata dell'incapacità di dare priorità decise e ben definite. E' vero che chi ha meno da fare trova più spazio, chi sacrifica la sua vita personal o non ne ha una, chi si può permettere più tempo per lo scoutismo (in genere gli studenti). I ritmi sono alti, la formazione richiede due botte di otto giorni a volta, zona una volta al mese, Co.ca. almeno due volte al mese, staff, attività con le "bestioline", preprazioni varie, pattuglini, convegni, assemblee... ce n'è per tutti e, forse, ce n'è pure troppo. Mi domandavo quanto tutto ciò servisse e ero giunto ad una rifelssione molto attenta, più o meno a metà novembre. Insomma, ci sono delle priorità e dobbiamo capirle. E' inutile fare il capo e non essere formati, così come lavorare con i ragazzi e non partecipare a Co.Ca.. Ovviamente i momenti di formazione devono funzionare, altrimenti tanto vale stare a casa, non c'è dubbio. Fare altro, rilassarsi... per perdere due ore a Co.Ca., sentendo sempre le stesse cose, gioco al pc o studio, che male non fa, oppure mi dedico al prossimo mostro sulla lista. Ma è anche sbagliato quetso, dopotutto. Se Co.Ca. non va mi alzo e lo dico, lavoro perchè funzioni, perchè sia un momento che arrichisca tutti e ci porti a svolgere un servizio più ricco e profondo, più conscio, competente e, soprattutto, formativo per i nostri ragazzi. Dannazione, l'intenzionalità educativa!!! E' un problema non da poco... non si fa il capo suando solo il cuore e la passione, certe volte traviano: serve del cervello, serve sapere come si dovrebbe fare, serve "saperne", se mi passate l'espressione. Ovvio che se uno non ci mette passione, cuore e impegno, tutta la conoscenza e la teoria di B.P. possono andare... avete capito dove...!! L'equilibrio è il segreto e la miscela adatta... ecco cosa. Bisognerebbe ricordarselo e legerselo un po' più spesso. Come bisognerebe tornare più spesso ai testi di B.P.: una buona lettura, puntigliosa e precisa, oltre che molto molto arricchente. Dicevamo, invece, del CENTENARIO! Lo scoutismo festaggia i 100 anni, luglio/agosto 2007... il jamboree del centenaio. Invidio i fortunelli, io non sarò della partita. ma, dannazione, non voglio far passare questa ricorrenza come un nulla, come solo vento sul mare, sui nostri ragazzi e su noi stessi! dev'essere un qualcosa di più, un momento per trovarci tutti attorno ad un fuoco, sotto ad una croce, lungon un sentiero e dietro ad un pallone... ma trovarci, stare assieme, raccontarci le nostre esperienze. Dirci chi siamo e da dove veniamo. Mille e più volti sotto un'unica promessa... ecco come vedo la nostra Zona per l'incontro che vorrei ci fosse a maggio. Chissà dove, chissà come. ma la gente deve sapere che ci siamo anche noi, vedere che stiamo assieme e stiamo tra la gente, camminiamo e preghiamo anche per chi non è con noi... E poi, "scout semel, semper scout", mai dimenticarlo. E' ora, MdT chiama... ecco quindi che fare lo scout, anche con gli occhi della Pastorale, porta a qualcosa. Spero solo che questa via conduca un po' oltre, e che questa zona viva un momento indimenticabile, dall'ultimo cucciolo entrato in branco al partente, sino al capo brevettato e corazzato a tutto. Buona strada a tutti!