anonimalamente

Post N° 48


Ancora giorno Capitolo sedicesimo Verso le undici ed un po’ di birre scolate mettemmo via le carte, Michele si alzò e ci comunicò che sarebbe andato a letto, era ancora distrutto. Lo sentimmo che provava a darsi una lavata.-         Bè ragazzi. Non ve lo detto. Stamattina mi sveglio e qui per terra c’era disteso Michele che dormiva tutto sporco. Che ridere.-         Si?-         Ti giuro domanda all’Elisa?-         Guarda, io se devo essere sincera credevo fosse morto. -         Ma chi è che è andato a letto per ultimo? Che non me lo ricordo. Dio….-         E chi è che l’ha lasciato qui?-         Tu.-         Io?-         No, lui.-         Macchè a me pareva che lui fosse con me e lei.-         Io non mi ricordo niente.-         Neanche tu.-         E allora cazzo dici.-         …-         Sono confuso.-         Ma quanto avete bevuto ieri sera? Non è che voi maschietti ieri sera avete preso anche qualcos’altro?- Domandò l’Elisa.-         Un funghetto ieri me lo sarei anche preso se li avessimo avuti. O no Carlo?- Disse Chicco.-         Si un funghetto non è male. E’ l’unica cosa che prenderei.-         Saranno anni che non tocco più nulla di sintetico. Non ci si può più fidare e poi ormai siamo grandicelli per ste puttanate. Dio ….-         Perché a che età ti facevi?- Domandò l’Elisa.-         Ho avuto un brutto periodo a diciannove anni ma ora che ne ho ventidue …-         Ventitre.- Lo corressi.-         Quasi ventitre. Comunque ora non mi faccio più nulla. Ho avuto brutte esperienze.-         Bé io non ho mai pippato.-         Mai? Neanche fumata?-         Ti giuro, neanche un tiro. Ho passato un anno, appena ho cominciato a fumare, che se non avevo una canna al giorno schizzavo male. Ho capito che qualsiasi cosa avessi provato ci sarei rimasto sotto. Ma sotto sotto.-         Fatto bene vecchio.- Disse Filippo.-         Ora vedo un sacco di ragazzini che fumano eroina. Cioè sono dei bambini.-         Ma se un attimo fa Chicco hai detto che anche tu ti facevi da più piccolo e ora basta?-         Si ma trip, pippate. Insomma si ci faceva qualche cartonata. L’eroina è una merda. Merda. Anche solo dopo averla guardata hai voglia di rivederla. Pensa dopo che ti sei fatto? Devi avere due palle enormi per uscirne.-         Come con la bamba.- Disse Filippo.-         Molto peggio, fidati, ho un amico che solo a vederlo capisci che è peggio.- Gli rispose Carlo.-         Poi quando guardi le Iene hai la conferma che i trip di adesso sono nulla in confronto al sintetico di una volta. Cioè vanno ad intervistare gente in disco che ti dice che si è calata tre paste, io all’epoca se prendevo tre paste morivo. Con una figurati se riuscivi a parlare, eri già distrutto. Senza parlare della qualità della bamba. O no Carlo?-         Hai ragione Chicco. Ora pippano tutti comunque.-         Tutto grazie al signor Fini.- Dissi intromettendomi.-         Bella mossa quello di equiparare tutto. Così un ragazzetto di merda che l’unica cosa che sa fare è truccare il motorino vede tutto uguale, prova tutto e si attacca a quello che sballa di più. Tanto rischia uguale. Poi la bamba fa … come si può dire … fa scena da ricchi. Tipo politico che pippa alla Jonny Stecchino. -         Si Carlo, solo che ora tutto è merda. Ci buttano di tutto. Io vi ripeto, l’unica cosa che mi farei sono i funghi. Anche il fumo è diventato una merda rispetto a dieci anni fa. E le piante saranno sempre le stesse, cazzo. Quindi la merda ce la buttano dentro.-         Comunque così vedi come ragiona un italiano. Se prendo quello mi puniscono così, se prendo quell’altro mi puniscono in quell’altro modo. Sapete cosa vi dico che prendere cartoni adesso è proprio da stupidi, anzi da ignoranti. Una volta trovavi gente che si faceva in modo, come dire, filosofico, si faceva solo trip e magari neanche toccava una sigaretta, ora si mischia tutto, tanto vale bere benzina.-         Hai ragione Filippo. Io mi fumo l’erba perché mi piace e non perché è di moda. Mi piace potermi prendere un momento per me e so che mi fa male. Ma mi fa ridere lo Stato che si preoccupa tanto della mia salute per una canna e poi se ne fotte della diossina sui campi o altre puttanate. Non siamo neanche più liberi di scegliere di cosa intossicarci. Tra tutte le cose del mondo è quella che mi fa meno male e me ne fotto se ci sono cose che steccano di più. E poi se ci tenessero alla mia salute mi direbbero “non si può fumare l’erba perché è cancerogeno il modo di assimilazione, ma ecco qui dei confetti di principio attivo dosati e al bando le sigarette”.- Dissi.-         Però non puoi guidare.-         Logico, come con l’alcol.-         Fumiamo?-         Si. Ci sto.-         Anch’io. Mi sono innervosito.-         Pure io.Preparai la mista, versai un po’ di vino nel bicchiere di Carlo e feci un brindisi con lui, sapevo non avrebbe rifiutato. Gli passai la pipa ad acqua e fumò, poi fu il turno di Chicco, Alberto e Carlo. Iniziai a fare il secondo giro e l’Elisa si aggiunse sicura. Fumò e andò subito fuori a vomitare. Una scena da ridere forte. Tornò dentro tutta sconsolata dicendo che stava male e si buttò a letto. Noi ci guardammo negli occhi e alzammo le spalle. Se le cercava, ma aveva il nostro rispetto.