Ovvio e dintorni 2

Riflettere senza giudicare


Non cè essere viveventeche più dell'uomoha bisogno di viverein società.Di questa ovvietàci siamo tanto nutriti,e nei suoi pascolisiam tanto nutritie nei suoi pascolisiamo tanto pasciutifino a dimenticar che più anticadella parola "società"è la parola "amore".E' questo il primarioessenziale bisognodell'essere umano:l'amoreRealizzare questo bisognosignifica realizzarela fede.Non la fede inqualcuno o qualcosache ci è estraneo,che altro da noi,ma che è dentro e oltre noifisicamente intesi.E' la fede nellanostra capacità di amaree nella nostra capacitàdi suscitare l'amorenegli altri.E' la fedenella nostraspecificità spiritualepiù che la credenza nella nostraspecificità sociale.E' questa fede checi fa amare glia altriper come sonoe ci fa essere amatiper come siamo.Nessun incidente o malattia,pur riducendocia stato vegetativo,può interromperequesta "comunicazione" spirituale.Le rose sono "vegetali"eppure le amiamo,le curiamoe le doniamoa coloro che amiamoper comunicare il nostro amore.Un essere umanoridotto a vegetale,di certo perde la sua socialità ma,chi con certezza può dire che perde anchela sua spiritualità?