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Post N° 173


Inserisco questa notizia presa dal blog spazio bianco per mettere al corrente le persone che ancora non conoscono la notizia, vi invito a divulgare questo post quanto più è possibile affinchèsi possano evitare spiacevoli conseguenze x noi e x le nostre famiglie e si giunga ad una soluzione che veda le ditte produttrici risolvere questo problema.In collaborazione con Beppe_Grillo è stato fatto un recente studio da due scienzati di Modena. Tale studio era volto a valutare la genuinità di prodotti alimentari vari, ma... le cose non sono andate come previsto...Le verifiche dimostrano che molti prodotti alimentari regolarmente venduti in Italia e nel mondo, contengono particelle di metalli pesanti provenienti dai fumi dei termovalorizzatori (i comuni inceneritori di rifiuti). Queste particelle sono considerate altamente cancerogene.Grillo nel suo ultimo spettacolo sottolinea quanto queste microparticelle siano molto più pericolose dei gas di scarico delle auto. Esse infatti penetrano nel sangue annidandosi irreversibilmente nei vari organi.Qui di seguito la lista dei prodotti risulatati positivi alla presenza di metalli pesanti in alta dose. Vi consiglio fortemente di stamparla e tenerla con voi.Pane PANEM - Cornetto SANSON - Biscotto Marachella SANSON - Omogeneizzati al manzo PLASMON - Omogeneizzati al prosciutto e vitello PLASMON - Cacao in polvere LINDT - Tortellini FINI - Hamburger MC DONALDS - Mozzarella GRANAROLO - Chewing Gum Denti Perfetti DAYGUM PROTEX - Integratori Formula 1 e 2 HERBALIFE - Pandoro MOTTA - Pane Morbido MULINO BIANCO/BARILLA - Paneangeli CAMEO - Salatini TINY ROLD (USA) - Biscotti Offelle BISTEFANI - Biscotti Gallettini MULINO BIANCO/BARILLA - Biscotti Macine MULINO BIANCO/BARILLA - Biscotti Granetti MULINO BIANCO/BARILLA - Nastrine MULINO BIANCO/BARILLA - Bauletto COOP - Plumcake GIORLETTO - Biscotti Ringo PAVESI - Pane Carasau I GRANAI DI QUI SARDEGNA - Pane Ciabatta ESSELUNGA Nessuna tra le aziende qui menzionate ha risposto a lettere di chiarimenti inviate dai due ricercatori. Intanto pare che i microscopi utilizzati (di proprietà dell'Università), debbano essere sequestrati.Per approfondimenti clicca qui.