E’ un urlo che vuol far sapere,in questo luogo disabitato, che io esisto,oppure, che non soltanto esisto,ma che so. E’ un urloin cui in fondo all’ansiasi sente qualche vile accento di speranza;oppure un urlo di certezza, assolutamente assurda,dentro a cui risuona, pura, la disperazione.Ad ogni modo questo è certo: che qualunque cosaquesto mio urlo voglia significare,esso è destinato a durare oltre ogni possibile fine. Pier Paolo Pasolini (1922-1975)da "Teorema"