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Jean Francois Lyotard,il concetto di postmoderno


"Postmoderno" è termine a cui sono stati attribuiti significati parzialmente differenti,secondo l'ambito cui è stato riferito. Comunque negli ultimi vent'anni(del ventesimo secolo)ha indicato espressioni culturali che sentono di aver perso i riferimenti ideali su cui si è fondato il concetto di modernità. In ambito letterario il fenomeno riguarda soprattutto il romanzo e trae spunto dalla ricerca del filosofo francese Jean Francois Lyotard(1924-1998),autore che nel saggio "La condizione postmoderna"(1979)indica nella fine delle ideologie e delle filosofie "forti",cioè capaci di una visione globale,la caratteristica culturale degli ultimi decenni del secolo XX,in cui il sapere è dominato da strumenti come la televisione e l'informatica.Tutto ciò determina la fine delle "grandi narrazioni"dominate dalla soggettività dell'autore, mentre si dà spazio a scelte stilistiche e di contenuto che privilegiano la confusione dei ruoli tra autore e personaggi.Tra gli autori italiani che più si sono avvicinati al "postmoderno"possono figurare l'ultimo Calvino(1923-1985),specialmente con il romanzo "Se una notte d'inverno un viaggiatore"(1979)e Umbero Eco(1932-2016)con i romanzi "Il nome delle rosa"(1980),"Il pendolo di Foucault"(1988) e "l'Isola del giorno dopo"(1994)".(DeAgostini,"Letteratura italiana"). "Con "La condition postmoderne" Lyotard ha schiuso una vera e propria categoria interpretativa della società contemporanea -la società,appunto,postmoderna-la cui caratteristica peculiare è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche(Illuminismo,Idealismo,Marxismo).Con la fine del pensiero totalizzante si è aperto,secondo Lyotard,il problema di reperire criteri di giudizio e legittimazione che abbiano valore locale e non più universale...con indagini sul ruolo della razionalità pratica e la rivalutazione del"sublime"come categoria critica del reale".