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Il pensiero dei giganti del passato,Benedetto Croce


Benedetto Croce((1866-1952),filosofo,storico, politico,scrittore e critico letterario e con Giovanni Gentile(1875-1944)uno dei maggiori protagonisti della cultura italiana ed europea della prima metà del XX secolo è ormai definitivamente riconosciuto in tutta Europa e soprattutto nel mondo anglosassone e ancor più negli Stati Uniti uno dei maggiori teorici del liberalismo europeo. Egli ci ha lasciato una gran mole di opere preziosissima,intramontabile,orgogliosamente in linea con un sentire di matrice italiana prima ancora che europeo, che a ragione la qualifica come inesauribile, esemplare patrimonio del pensiero dell'uomo.E dai suoi taccuini dolcissimi,paterni perfino, parlano al cuore dell'uomo i suoi confortevoli motti,"...e su questo terreno traballante ad ogni passo dobbiamo fare il meglio che possiamo per vivere degnamente da uomini,pensando operando,coltivando gli affetti gentili;e tenerci sempre pronti alle rinunzie senza per esse disanimarci...".E sempre dai suoi taccuini,"Quale che sia lo schema di ciò "verso cui il mondo va",quello schema sarà riempito da uomini,e avrà quella realtà che essi gli daranno,e tanto migliore quanto migliori saranno quegli uomini.Non vi date, dunque, pensiero di dove vada il mondo, ma di dove bisogna che andiate voi per non calpestare cinicamente la vostra coscienza,per non vergognarvi di voi stessi"(Benedetto Croce).