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La Scapigliatura Lombarda


"La Scapigliatura Lombarda" non fu proprio una scuola di pensiero. Fu piuttosto"un comune moto degli animi,una similarità di destini,un corso di affetti e di idee vive che finirono per coagularsi in un rinnovato senso della poesia e della verità".Una piccola rivoluzione sentimentale ed estetica. Fu una tendenza estetica forse grandemente rivoluzionaria nel suo anelito a sposare lingua e dialetto e a rompere gli schemi espressivi tradizionali a favore di un espressivismo libero e anticonformista.Il movimento fu protagonista di un'esperienza letteraria particolare:manifestazione di disagio e insofferenza più che di un definito progetto culturale.E oltre il gruppo originario di letterati,trovò seguito in circoli e riviste affini sorte in molte città dell'Italia settentrionale per lo più d'area lombarda.Prese il nome dal romanzo "La Scapigliatura e il 6 febbraio 1862" di Cletto Arrighi(1828-1906)e interessò moltissimo Milano,la più europea delle città italiane d'allora.Per molti la sua influenza andò ben oltre il ventennio 1860-80:sarebbe arrivata fino al 1910-14.Scapigliatura è nome che rimanda senza equivoci ad un sentimento di spregiudicata indipendenza dalle convenzioni e a comportamenti provocatoriamente ribelli e sregolati in antitesi e sfregio al quietismo e a certo perbenismo di facciata borghesi.E nondimeno supporta una contestazione alle istituzioni letterarie non riuscendo però a completare la rivoluzione del linguaggio poetico e perpetuando anzi un quadro incerto tra stilemi linguistici tradizionali e sperimentalismo.Quest'ultimo variamente proposto nella prosa da autori come Dossi(1849-1910)e Faldella(1846-1928).Gli scapigliati obbedivano ad un imperativo duplice,spontaneo,sentito e vitale:la questione morale e la questione filologica.Una nuova fase in quel complesso periodo di storia letteraria che alla protesta e alla contestazione contro l'accademismo univa un germinale tentativo di elaborazione di nuove poetiche che fossero più consone al vissuto reale e alle istanze di rinnovamento e ammodernamento della cultura.Arduo e complesso dopo il dramma del Risorgimento,l'Indipendenza,la gestione della conquistata libertà civile e la crisi postunitaria.La coscienza intellettuale della nazione appena fondata prendeva atto della crisi e della difficoltà di ricostruire una unità culturale.A questo sopraggiungeva l'inquietudine e l'ansia della nuova generazione di poeti.Nasceva la Scapigliatura:una fase di transizione travagliata,fervente di passione,con una voglia infinita di rinnovamento,non solo letterario,dove si intrecciavano eredità e prestiti di un passato recente come socialismo e positivismo con un presente impetuoso segnato da simbolismo e realismo.Tutto alfine convergeva nella protesta e nel tentativo di stabilire una qualche continuità con una tradizione che non mortificasse la modernità e insieme la verità dei tempi.I riferimenti culturali degli scapigliati più che dalla tradizione italiana sembravano provenire dall'estero,soprattutto dalla letteratura francese.Ma essi anche leggevano Heine,Shelly,Poe,Goethe.Una significativa disposizione europea che si era rivelata infine come una grande occasione mancata.Non per il tragico destino di alcuni di essi ma nel contesto storico in cui visse va ricercata la causa degli effetti modesti del movimento.Per Esempio Arrigo Boito(1842-1918)in "Dualismo",la poesia manifesto dell'irriquietudine scapigliata,proponeva la natura scissa e ambigua dell'uomo dove paradiso e inferno si oppongono.Come anche in eterna antitesi e senza pissibilità di accomodo e conciliazione sono visti e resi la purezza dello spirito e il torbido della coscienza.Non solo motivi già cari ai romantici affiorano dunque nelle poetiche scapigliate pure ampie attitudini interdisciplinari che nel tempo hanno stimolato molteplici riflessioni.Che pur non trovando a loro volta una forte e decisa progenie hanno tracciato il solco e preparato il terreno per l'avvento del Decadentismo.