Post N° 44E provo di nuovo a cambiare: spero che questo possa essere un respiro per voi, un piccolo nuovo respiro. Poi saranno, forse, di nuovo migliori consigli. Consueto abbraccio, e sorriso. 206.
Ti amo, ti amo, ti amo: ti amo, ti amo: stanne certo Ti vedo e non voglio guardarti (tanto ti ricordo!), e ti vedo e vorrei parlarti e ti vedo e mi sembri più giovane, nei capelli tagliati che tornano al loro ordine: come una statua scolpita nella vita Ti amo, ti amo e non te l’ho mai detto ma forse lo sai: penso che tu lo sappia e ne sorrida, poiché ridicolo e fatuo è il mio amore, passionale e delicato, d’altri tempi, radicato e profondo, come il mare che accarezza la terra e ad ogni carezza si ritrae come se non volesse averla donata, perché dimentica che la terra è tutte le donne del mondo, che la terra è tutti gli uomini del mondo. Ma, quando il mare dorme, la terra gli ridona la sua brezza, che è un sogno amarodolce: tu sei la brezza che è stata donata a me.
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