Ossimori d'amore

Buona la terza...o la sesta...forse


Se non sapessi più contare...Un abbraccio a chi torna a leggere, se ha ancora fiducia in parole vane...al vento...Ecco un'eco di abbracci, in parole non nuove, ma che vorrei fossero rinnovate.442. IstruzioniMa guarda quanti disastriper un leoncino girovagoin una foresta di cactus!Buio fitto talvolta:la luce nascostada densissimi fiori enormi:spaventosamente, inaspettatamente!Stupendi quei fiori, rosa e rossi,come il sanguee le sue emozioni,o che sprizzano gocce di maredal loro immenso bludelicatissimo;ma i piùvelenosissimi, da stare attentia dove si posano i passio si lascia passare la testae le membra.Teneri, innocenti fiori!Chi mai direbbeche bisogna guardarseneo starsene proprio lontani?Chiedere il permesso bisogna,per accedere al sonno della foresta,per potervi camminaresolo ai confini circolari,per poter ascoltarequalche magico stormiredi foglie lente, immobili.E tu, leoncino, stai attento,ascolta la fata buona!Devi avere un medicoche curi le ferite degli aculeie le bruciature profonde del veleno;medico è chi conosce e sale formule e i tonidella musica di parole che ammaliala forestacome fosse un vero serpente.Non tentare neppure, dunque, se non hai un simile amicoo alleato: è sempliceattraversare da solo il piccolo ruscello,il piccolo solco sulla terra,il piccolo roseto incantato senza spineposti a guardiadell’intrico di meraviglie.Ma non puoi sapere,tu che sei al di là della luce e del buio,quali albatri ostili ti aspettano,in un paradiso di voragini,in prodighi miraggirisolti in fumo e paludi,in abbracci dolcissimiche ti farebbero dimenticare.