Voci dal Cuore

Realtà o altro?


E’ quanto ci raccontiamo la realtà o qualcos’altro? Ognuno di noi possiede il discernimento,eppure siamo preda di qualsiasi elemento c’è rifilato,nel momento in cui non siamo più noi a scegliere.Qualcuno può dirci di saltare il fossato,mentre noi riteniamo sia utile attendere il momento opportuno.Sinapsi o scelta consapevole? Proiezione o cultura del sapere?Quante volte siamo indecisi ein quante altre occasioni vorremmo un aiutino?In questi casi che cosa si fa, si propende per l’altrui cornucopia?Qualsiasi possibilità potrebbe essere meglio di quanto propinatoci,ciononostante,noi ci arrendiamo alle “equità” altrui di sopravvivenza,alterando la nostra facoltà di discernimento.In funzione del populismo,restiamo incastrati nel proibizionismo delle comunicazioni,ingurgitando tutto quanto c’è trasmessosenza batterci per ciò, che davvero conta.Che cosa conta davvero per noi?Il vivere o la sopravvivenza in un oblio reso coerente,dal coesistere con colui, che ha scelto per noi?Propongo un incrocio reso incandescentedal coraggio delle proprie opinioni, o lascio che sia il fatoa rendere ognuno di noi consapevole di quanto accade,quando ci voltiamo esatta-mente dall’altra parte,mentre un vacuo individuo, va blaterando in funzione di se stesso?Opero per il bene collettivoo mi faccio portavoce del mio manifesto disagio?Colgo l’occasione per intrallazzare,al di là di ciò che mi farebbe stare davvero benee ferisco, anziché costruire un modo di interagirepiù consono all’intelligenza umana?Mi pongo spettatore di un circuitoo contribuisco allo spettacolo in modo costruttivo?Propongo alternative o mi adagio nel nulla dell’illusione,perché vanto la cultura del “su tuscos mi”?Chiaro il concerto dell'indottrinatore, quanti di loroci sfiorano nella quotidianità, tutti propensi a elargire responsi obsoleti, che segnalanola loro perspicacia nel vedere la "futilità" altrui,senza saper cogliere le proprie nefandezzedi incoscienti umani.Anche noi siamo nefasti, ugualmente egoisti mentitorie lor signori lo sanno.Proviamo ad essere uniti, alternativi, reattivipropositivi e non giustizieri ammaestrati.Parole fluttuanti nel vento di noi stessi,preda del qualunquismo esistenzialeo parche opinioni semplici, seppur opinabili?Qua nessuno è ferito, siamo tutti perdenti nella misura in cui,precipitiamo nel nulla dell’arrogarci il dirittodel sapere al di là della realtà.E chi la stabilisce la realtà: “Tu, io, o Loro”?Propensione astuta quella del catalogo:”Io vendo cultura e tu che cosa hai da propormi in alternativa”?Personalmente nulla di così implicito se non me stessa.E’ forte la mia determinazione e non mi basta la teoria,quando ricerco la libertà nella praticità quotidiana della schiavitù.Non sono acculturata?Ebbene signori, inizial-mente, sono sopravvissutagrazie alla Religione, al Buonismo e allo “spossante” Fiocco Rosa.La Religione mi ha trasmesso la TeoriaIl Buonismo mi ha insegnato l’Impertinenzae il Fiocco Rosa, che esiste un’Alternativa sufficienteper praticare il Cambio di Rotta.La rotta è in noi, nulla è impossibile.Improponibile il responsabile dotato,se non scegliamo la realtà del discernimento nessun luogo, sarà sicuro.Porgere l’altra guancia non fa di noi il religioso connubio mafia/stato,semplicemente il consenziente intrallazzatore di operazioni inconsapevoli.L’alternativa all’organigramma? Difficile, ma non impossibile.L’Unione fa la forza per il cambiamento epocalepoichéognuno di noi porta in sé coscienza e discernimento!