Voci dal Cuore

Teorie illuministiche?


In un’epoca dove ‘tutto è il contrario di tutto’, è più semplice ridefinire noi stessi, che prendere atto di qualcosa, che sta mutando. Forse, che le teorie quantistiche non ci bastano più, o che gli scienziati presupponendo la loro perfezione di ricercatori  di concretezza hanno tralasciato la teoria, mettendo in pratica la  facoltà di non rispondere a ciò, che alcuni di loro e di noi, si domandano da secoli?Non c’è dato di sapere 'la vita oltre la vita', ma solo porci domande, sul perché un fisico controlla le particelle altrui senza presupporre la propria inconsistenza. Margherita Hack, era una signora d’altri tempi e mai e poi mai si sarebbe persa la responsabilità di pre-giudizio su di sé, perché non era protagonista della ricerca effimera,lei ‘controllava’ le stelle con il contatto diretto e m’incantavo nell’ascolto di colei, che m’informava senza annoiarmi. Forse perché non tutti hanno la presunzione di esasperare i toni, paragonandosi a quel Dio in cui non credono.Mi piace supporre, che sia proprio quel Dio universale,  che risiede in quella parte invisibile di noi, a legarci l’un l’altro, non solo sterili atomi inafferrabili, bensì particelle concrete di luce.  Né il buio della notte, né l’albeggiare ci riscalda,  nonostante nessuno ci impedisca la visione globale del mitico cielo stellato. Tra le braccia di Morfeo, sorseggiamo la psiche quantistica e  nella Luce dell’Universo troviamo quelle care risposte, che i troppo pretestuosi non sanno afferrare.  E’ così difficile realizzare l’immensità che andiamo ricercando da secoli? Forse, perché non sono troppo lontane da noi  le risposte concrete?Forse, che troppo indaffarati a reperire risposte obsolete ai nostri bisogni corporali, ci siamo persi il magico ruolo del 'Telo mostrato'?A che cosa ci serve tanta iridescenza, se non a distrarci da noi stessi, quando appollaiati su una moltitudine di oggetti pre-destabilizzanti ci dilaniamo l’un l’altro per la nostra esilarante disuguaglianza? Tu sei il bravo despota e noi siamo aria fritta?Che inspiro a fare se tutto ciò che mi arriva attraverso l’etere, è inquinamento, se permetto ad ogni palude di soppiantare il mio bisogno emozionale,  se i super-uomini mi tolgono il foraggio? Se la mucca fa ancora muuu, è perché ha fame, perché è insoddisfatta di sé, o forse vuole semplicemente essere lasciata in pace a pascolare lungo prati incontrollabili da pecorelle, in netto contrasto, con la sua natura poco istrionica? Non raccolgo pietre e non lancio sassi, chiunque voglia un confronto lo può sintetizzare nel proprio intimo. Non c’è bisogno di ridefinire i contorni con coloro, che rimangono per una stagione. Forse che la vittoria ci fa stare bene con noi stessi?Forse che il mondo si stabilizza da sé, mentre noi stanchi di soprusi, ci arrabattiamo per avere una conferenza virtuale? Oppure ci basterebbe prendercela con noi stessi, nell’istante in cui fossimo consapevoli, che gli altri siamo noi nella mescolanza continua di ruoli e salvataggi obsoleti che operiamo per sentirci apparenza, dove l’appartenenza è semplice fallo. Forse una donna non è in grado di sostenere un discorso concreto, perché se non è un uomo, è emotivamente disturbata dal ciclo, dal fuso orario, o dal destino predefinito dai tutori del tempo che fu? Anni di ricerche per arrivare al duplice omicidio donna/madre.  Career politics, ecco il nuovo che avanza, non più famiglia, non più figli,  né marito. E poi la storia rielaborata continua, non bastano appelli, ci rifilan gli orpelli.Sono troppi ormai gli aghi spuntati e nonostante la pazienza sia esautorata, possiamo ancorarci alla terra o renderci invisibili, che cosa cambia? Il finto buonismo non mi appaga e rivoglio l’età della ragionevolezza, il vinsanto e l’ostracismo, lasciando i nostalgici, che parsimoniosi d’idee, ci silurano con la cultura del brutto tempo, il credo dell’animosità e il colostro dipendente.Che significa non comprendere? Non mi esprimo con devota cultura?  Mi sono persa qualcosa? A già: la vita perfetta, i glutei sodi e lo sguardo spensierato di una fanciulla in fiore, quindici anni incinta e padri sfruttatori di velleità consanguineeE la speranza!  Non vi piace questa nuova versione del mondo terrestre occidentale? Ops, non mi sono scordata l’educazione spartana e il ritorno alle origini. Sentiremo freddo quest’anno, ma se faremo i bravi ‘putin’ ci eviteranno non solo i termosifoni, ma anche l’opinion day. Mi risulta che qualcuno si stia già muovendo e quindi,camminate pastori, che l’occidente è saccente,  e l’oriente laborioso,  per ora, non si fa infatuare dall'illuminismo.