Voci dal Cuore

Merry Christmas


 Incontrare noi stessi o i nostri bisogni, le nostre aspettative, la nostra necessità di conferme o allinearci per la paura di restare isolati dinanzi all’olocausto della realtà, di un mondo di finzioni, di domande e di gelo, dove la solitudine esistenziale è ciò, che ci accomuna l’un l’altro. L’Avvento: una proforma, una formalità, oppure il dono di un Illuminato, quello di nascere tra noi e donarci la sua missione? Perché, Gesù è sceso tra noi, forse per insegnarci l’umiltà, una vita di servizio o solo di materialità? Arriverà il Santo Natale e noi come lo accoglieremo: con la rincorsa al superfluo, o cercheremo di essere più consapevoli di un resto del mondo affamato, ammalato, in guerra, e soffocato dai nostri orpelli? Riusciremo anche a soffermarci, mentre gireremo come trottole alla ricerca di doni, che già possediamo?Moltiplicheremo solo i pani, i pesci o anche i fiori, che abbiamo dimenticato in fondo al tunnel e questa notte ci ricorderemo anche di lui, di quel cuore assopito e ne accoglieremo le sue richieste e le sue domande inascoltate, che ci parlano di fragili creature sfruttate per i giochi di potere occulto?  Inutile negare che siamo menti esauste e cuori affamati. Mentre distruggiamo valori, assecondando consumismo e vanità, che cosa ricerchiamo per dare un senso concreto alla nostra esistenza: la pazienza altrui o l’ascolto di quella parte, spesso negata e comunque meravigliosa, che è all’interno di ogni essere umano?Cuori raffermi, Rivegliamoci! Troppi ‘tigrotti affamati’ stanno urlando nel vuoto della nostra incoscienza, la loro necessità di Compassione.Ricordiamoci quando ci accosteremo alle nostre tavole imbandite di troppo, che non siamo i soli ad avere la necessità di cibo. Non dimentichiamoci, quando ci abbufferemo, che non troppo lontano piangono per un sogno infranto, per un sorriso mai donato e per un dono mai arrivato.Non mi arrendo all’orrore, troppi bambini hanno paura della vita e dell’irragionevole sudditanza dei loro governanti e delle flotte di pacifisti con i fucili spianati.  Miliardi gettati per gonfiare pance già troppo piene e sguardi carichi di dolore, che ci chiedono: Perché?!?Quando siederemo alla tavola, domandiamoci perché il ‘Bambinello’ ci appare così lontano. Ricerchiamo il Silenzio, accogliamo il Messaggio e ritrovando la Gioia del Donare, ecco il Miracolo:“Buon Natale a Tutti voi, che siete la meraviglia del Creato,che siete la Trasparenza, l’Uguaglianza e L’Amore Universale.Noi vi doniamo un fiore, conservatelo nei vostri cuori e moltiplicatelo, poiché è ‘Tutto’ ciò che vi appartiene.Ogniqualvolta vi sentirete stanchi o sfiduciati è quel Fiore, che vi farà comprendere la realtà del mondo intero, l’armonia del donare senza aspettarsi materialità in cambio,  ma solo la fluidità di un dovere responsabile e consapevole, verso ogni creatura, che Lui, il nostro Salvatore, ha portato nel petto quando si è sacrificato per tutti voi, fragili uomini terreni”.Non arrendiamoci, nessuno se ne pentirà quando il sorriso di un bambino ci coglierà impreparati, davanti a quegli occhioni smarriti solo un pensiero: “Ho fatto la cosa giusta, ho seguito il richiamo di un cucciolo cuore, che chiedeva di essere ascoltato!” Ascoltiamoci e Sosteniamoli,quei ‘cuccioli feriti’, sono parte di noi,di quella poesia chiamata, Amore Universale!Opportunità immense ci dona il nostro cuore, accogliamole, affinchéLiberté, Egalité, Fraternité sia per tutti noi, il messaggio di questa notte di Luce!