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Cellule e follia (di D. Frumento) Il cancro, un nemico imprevedibile. Fa parlar di sé sollevando pesanti polveroni ideologico-filosofici e danneggia la società dopo il singolo individuo, spingendo lo scienziato alla domanda limite: perché?  Scrive Carl Zimmer su ‘Le Scienze’ di Aprile ’07:  “La selezione naturale ha una capacità limitata di prevenire il cancro. Le difese che offre tendono a ritardare la malattia fino a un'età avanzata, invece di eliminarla del tutto. Le forze evolutive sembrano aver favorito alcuni geni che sono in grado di contribuire allo sviluppo del cancro e di renderlo aggressivo.“ Ogni divisione cellulare ha insito il rischio di mutazioni a livello genomico che potrebbero dare origine alla forma neoplastica propria del tessuto a cui appartiene, con relative metastasi, annessi e connessi. Quindi perché la cellula ribelle? Il DNA muta continuamente e la pressione evolutiva fa sì che le variazioni vantaggiose si conservino, mentre quelle dannose vengono eliminate con la bassa fitness del portatore…nonostante tutto il cancro è una mutazione particolare, perché non è conservata nelle sequenze ma si ripete senza preavviso. Alcuni individui hanno predisposizioni ereditarie mentre altri si ammalano per cause esogene (come viene sempre ribadito: chimiche, fisiche o biologiche) e la patologia si manifesta in milioni di pazienti, con una variabilità a dir poco incredibile. Di fatto, ogni tumore è diverso dagli altri, foss’anche nello stesso tessuto ma in soggetti differenti. Osservando questo andamento risulta piuttosto complesso formulare ipotesi razionali, ma guai all’opera di fantasia! Tale Dr. Ryke Deer Hamer sostiene che la neoplasia sia diretta conseguenza di traumi psicologici avvenuti “improvvisamente”; propone addirittura zone del tronco encefalico che se stimolate da stress emotivi provocherebbero tumori nei distretti corporei da esse controllati e rifiuta categoricamente la chemioterapia come cura efficace, sostenendo invece che il decorso della malattia debba fluire senza essere trattato in tal senso, né con la radioterapia. Non c’è da stupirsi del fatto che sia ricercato dalla Polizia di molti paesi e viva da fuggiasco, ma tutto ciò esula dal contesto che ci si propone di analizzare. Sono più di 100 i geni che se mutati provocano la perdita del controllo proliferativo cellulare causando sdifferenziazione e, in fase avanzata, rilascio di sostanze litiche dannose per i tessuti circostanti, con relativo sequestro delle sostanze nutritive dell’organismo “ospite”. La vita della massa tumorale però finisce con la morte del paziente e questo le conferisce uno sconcertante afinalismo…da qui l’incessante spuntare di teorie pseudo-scientifiche (come quella sopra citata) sul motivo dell’insorgere di questa malattia, evidentemente dovuta al caso, alla mutazione genetica imprevedibile.  Non resta che studiarla, capirla e curarla, non con la magia ma con la Medicina, frutto della ragione umana. La Ricerca investe incessante impegno su tutto ciò, nonostante coloro i quali non credono nella Scienza e nelle sue potenzialità.