antichestorie

Parte 2


Ma una di loro era viva. Nascosta tra i rami della piccola foresta aveva osservato la scena maledicendo quei guerrieri venuti dal nord. Il suo popolo non c'era più, si era estinto in un solo giorno, il suo piccolo clan era stato cancellato. Ai corvi i cadaveri degli uomini, al dio delle pietra il sacrificio delle sue sorelle e cugine che ora giacevano morte sulla collina. Non riusciva a piangere. La furia, un odio che picchiava dal cuore allo stomaco, glielo impediva. Come odiava quei barbari che avevano distrutto il suo piccolo mondo, se avesse potuto li avrebbe schiacciati, uccisi strappando loro la pelle e dal petto il cuore. Imprecò e maledisse la banda tracciando con le dita invisibili segni nell'aria mentre il sole ormai scompariva in un cielo cremisi. Pregò e pregò, gli occhi iniettati di rosso quello delle lacrime soffocate nel battito di quel giovane cuore. Una litania erompeva dalle labbra serrate come un prodigio una flebile voce fuoriusciva dalla bocca chiusa. La voce erompeva da dentro ed era un sibilo un soffio che si perdeva nei rumori del piccolo bosco. Li guardò accendere un grande fuoco alla base della roccia e ringraziò in cuor suo gli dei neri che adorava. Quegli uomini apparentemente imbattibili avevano finalmente commesso un errore...lo avrebbero pagato.