Da quando, negli anni Settanta, si imposero al grande pubblico, le opere di McLuhan hanno dato luogo a equivoci e banalizzazioni. La forma stessa della scrittura – brillante e apodittica, paradossale e provocatoria – consentiva di condensare alcuni slogan di sicuro effetto le analisi dell’autore. Il quale più che fra i sociologi o i critici letterari, trova ormai adeguata collocazione tra gli “storici della civiltà”, come Toynbee e Reisman, Mumford e Gordon Childe, Snow e Innis, maestro riconosciuto, quest’ultimo, di McLuhan. Elemento essenziale della nostra civiltà sono, per McLuhan, i media, i mezzi di comunicazione di massa. E non soltanto stampa, radio, cinema, televisione, ma anche l’elettricità, l’abbigliamento, l’automobile, il denaro, l’orologio, le armi ecc.; tutti quei media, cioè, che possono essere intesi come “prolungamenti” tecnologici dei sensi umani.(M.MCLuhan “Gli strumenti del comunicare” Garzanti, 1964)
L'ATTUALITA' DI MARSHALL McLUHAN
Da quando, negli anni Settanta, si imposero al grande pubblico, le opere di McLuhan hanno dato luogo a equivoci e banalizzazioni. La forma stessa della scrittura – brillante e apodittica, paradossale e provocatoria – consentiva di condensare alcuni slogan di sicuro effetto le analisi dell’autore. Il quale più che fra i sociologi o i critici letterari, trova ormai adeguata collocazione tra gli “storici della civiltà”, come Toynbee e Reisman, Mumford e Gordon Childe, Snow e Innis, maestro riconosciuto, quest’ultimo, di McLuhan. Elemento essenziale della nostra civiltà sono, per McLuhan, i media, i mezzi di comunicazione di massa. E non soltanto stampa, radio, cinema, televisione, ma anche l’elettricità, l’abbigliamento, l’automobile, il denaro, l’orologio, le armi ecc.; tutti quei media, cioè, che possono essere intesi come “prolungamenti” tecnologici dei sensi umani.(M.MCLuhan “Gli strumenti del comunicare” Garzanti, 1964)