Creato da prince_of_darkness1 il 11/12/2007
La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete. Émile Zola (1840-1902)
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

millionnamestorresan_laurakarenin79Mr1000golgrund0blogdemocraticomaggiedeiconsortikaos666hoeprince_of_darkness1Frozen.CountessChildOfMurder
 

Tag

 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

La politica papale va in porto solo in Italia

Post n°4 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da prince_of_darkness1
 

di Raffaele Carcano *

Non sono tempi facili per la Chiesa cattolica. I processi di secolarizzazione, nonostante alcuni maldestri tentativi di negarne l'evidenza, proseguono apparentemente inarrestabili e, anzi, cominciano a investire anche aree, come l'America latina e gli Usa, che ne sembravano finora escluse.
Il numero dei non appartenenti a alcuna religione è in crescita quasi ovunque, così come cresce il numero delle nazioni che improntano la propria legislazione al principio di laicità, riconoscendo nel contempo «nuovi» diritti a chi finora era discriminato: donne, omosessuali, minoranze religiose. In questo contesto, il Vaticano sembra non riuscire a stabilire un contatto con il mondo contemporaneo: di qui la sua crescente contrapposizione con realtà, come ad esempio l'Onu, la Bbc o Amnesty International, che, pur diversissime tra loro e non certo «laiciste», sono comunque accomunate su scala mondiale da una credibilità che dovrebbe consigliare maggior prudenza alle gerarchie ecclesiastiche.
Non è estranea a questo clima la presenza sul trono di Pietro di un pontefice come Benedetto XVI. La sua recente enciclica Spe Salvi ha suscitato molte polemiche per i virulenti attacchi all'ateismo e all'illuminismo, dimenticando quanto quest'ultimo sia alla base delle migliori conquiste degli ultimi tre secoli: democrazia, eguaglianza, laicità, libertà di espressione. Il punto di vista del documento è prettamente europeo: è faticoso avere un respiro universale quando ci si richiude all'interno del bunker. L'ideologia di Ratzinger sembra volgersi molto indietro come se l'ossessiva avversione per il relativismo si fosse trasformata, strada facendo, in una condanna della stessa pluralità dell'esistente, semplificata in un dualismo da Them-or-Us, Noi-contro-Loro, che, benché tipico del monoteismo, è più la caratteristica di una setta che di una confessione religiosa mondiale.
Benedetto XVI non sembra, al momento, aver ancora individuato una strategia in grado di invertire la rotta, fatta eccezione per il vecchio, consolidato e proficuo ricorso all'aiuto del potere politico. Parte integrante di questa strategia passa per una riscrittura della storia («le radici cristiane») e finanche dello stesso vocabolario, con la creazione del concetto di laicità «sana», sconosciuto fino a pochissimi anni fa: la sua specificazione si traduce nell'esplicita richiesta di privilegiare i credenti, soprattutto se organizzati sotto le insegne della Chiesa di Roma. Il problema, per Ratzinger, è che riverniciature confessionali di questo tipo sembrano trovare ascolto solo in Italia, l'unico paese dove un Tar e un Consiglio di stato possono permettersi, nell'indifferenza pressoché generale, di definire il crocifisso un «simbolo della laicità dello stato».
Il nostro è anche l'unico paese dove i tg riservano l'apertura a ogni prolusione papale e dove uomini politici, dopo aver probabilmente perso ogni contatto con la realtà quotidiana, si sono affidati alla realtà virtuale della tv, traendone l'impressione che l'episcopato possa spostare chissà quanti voti a loro favore e, eventualità decisamente assurda, a favore di tutti. L'atteggiamento acquiescente sembra pervadere entrambi gli schieramenti e lascia i pochi, genuini esponenti laici in balia di una condizione di inanità tale da spingerli a porre in secondo piano la rivendicazione di diritti che, nel resto d'Europa, sono in gran parte oramai acquisiti.
Conseguenze pratiche? Anche quel poco che è stato messo nero su bianco nel programma dell'Unione (diritti per le coppie di fatto, testamento biologico, nuova legge sulla libertà religiosa) sembra segnare definitivamente il passo sotto l'ostracismo dei teodem; proposte di buon senso, come quella volta a eliminare l'esenzione Ici sugli immobili ecclesiastici destinati a attività commerciali, ottengono un sostegno risibile; iniziative popolari, come la richiesta di istituire un registro per le unioni civili a Roma, vengono impallinate dal Pd in nome dei supremi interessi della coalizione. Tali interessi vengono però meno quando, a non votare la fiducia al governo, è la senatrice dell'Opus Dei Paola Binetti, contro la quale nessuno si è azzardato a chiedere provvedimenti. Per contro, ci è toccato leggere la spericolata dichiarazione di D'Alema sui matrimoni omosessuali, in cui è riuscito a mischiare il rispetto (giuridico!) che si dovrebbe portare a un sacramento cattolico alla sua personale fascinazione per una fede che trova la propria forza in un clero e in fedeli sempre più anziani. Sganciati da un mondo che cambia e dalle realtà più dinamiche della società, questi politici italiani continuano in tal modo a praticare quella saldatura con i poteri spirituali. La perdurante influenza vaticana dimostra che è la politica a rappresentare un autentico instrumentum religionis. Ma solo quando è disponibile a lasciarsi usare.
* segretario UAAR

 
 
 

Minaccia alla pace

Post n°2 pubblicato il 01 Gennaio 2008 da prince_of_darkness1
 

In Italia esiste il reato d'opinione. Questo prevede una reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi istiga o commette violenze o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Nella legge "stranamente" non sono previste sanzioni per le discriminazioni di tipo sessuale. Recentemente il governo ha provato a porre rimedio a questa mancanza, ma la senatrice Binetti, membro dell'opus dei, è riuscita a impedirlo.
Lo stato italo-vaticano ha ormai irrimediabilmente preso la strada dell'integralismo cattolico e la sua situazione non è tanto migliore rispetto a quella degli "odiati" (dalla chiesa, dai media e da molti politici) stati vittime dell'integralismo islamico.
Le leggi devo essere promulgate nell'intransigenza delle legge morale e naturale e devono avere l'approvazione del vaticano. Ma i cattolici pensano veramente che esiste una sola morale? Pensano veramente che negare libertà sia un bene? Pensano veramente che gli uomini NON sono tutti uguali?
Eppure la storia ci dice dove conduce l'integralismo religioso. Inizialmente porta all'ignoranza del popolo e allo sfruttamento dei più deboli, pronte a credere a tutto quello che gli viene detto perché incapaci di costruirsi una propria opinione. Non è un caso che negli ultimi anni il livello di istruzione in Italia si sia drasticamente abbassato, tendenza contraria a quella che si può vedere nel resto d'Europa. Successivamente l'integralismo religioso porta a povertà, distruzione e guerra.
Le guerre quasi sempre vengono propagandate con l'uso di ideali privi di fondamento che devono in ogni modo prevalere sulla ragione e/o su altri ideali diversi.
Nella messa di oggi Ratzinger ha affermato che la pace si difende principalmente difendendo la famiglia, intesa come unione tra uomo e donna, e che "la negazione o anche la restrizione dei diritti della famiglia, oscurando la verità dell'uomo, minaccia gli stessi fondamenti della pace". Probabilmente immaginando uno scenario in cui la più grande minaccia alla pace sono gli omosessuali, da queste dichiarazioni non mi sembra che siamo poi così lontani da nazioni dove i froci li impiccano.
Non sarebbe giusto invocare il reato d'opinione anche per queste dichiarazioni?
Non è forse questa l'ennesima dichiarazione di guerra ai "diversi" (fatta in quella che è stata chiamata giornata mondiale della pace)?

 
 
 

Disclaimer

Post n°1 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da prince_of_darkness1

I contenuti di questo blog sono destinati a un pubblico non bigotto. I cattolici che vogliono scrivere commenti, se non mostrano un minimo di intelligenza, saranno liberamente insultati. Si parlerà principalmente di politica, religione, arte e libri. Le ragazze single sono benvenute e possono lasciarmi il numero di cellulare con messaggio privato.

 
 
 
« Precedenti
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963