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RICCHEZZA E POVERTA'

Post n°928 pubblicato il 12 Settembre 2013 da ironwoman63

MATTEO PUCCIARELLI – Sulla ricchezza e sulla povertà

mpucciarelli2La celebre è di un socialdemocratico serio e rigoroso come fu lo svedese Olof Palme: «Noi non siamo contro la ricchezza ma contro la povertà. La ricchezza, per noi, non è una colpa da espiare, ma un legittimo obiettivo da perseguire. Ma la ricchezza non può non essere anche una responsabilità da esercitare». Frase cara anche a Walter Veltroni, che la ripeteva spesso ma scordandosi sempre l’ultima frase, magari non per caso («Ma la ricchezza non può non essere anche una responsabilità da esercitare»).

 

Probabilmente Palme non aveva in mente, né poteva immaginare che livello di ricchezza – così sfacciato, pacchiano, inutile, ingiustificato – avrebbero raggiunto i moderni paperoni, ben descritti dalla puntata di Presa Diretta. Allora forse (forse, sottolineo) avrebbe pensato anche lui che questa ricchezza è tutto fuorché bella e legittima. Questa ricchezza, che è ben lontana dallo “stare bene” a cui aspiriamo, è semmai indecente e immorale. Disturba quasi i sensi, e non è questione di invidia quanto di umanità. Perché quella ricchezza non si fonda sulle capacità del singolo (il famoso e mitizzato “merito”) ma sulla contemporanea povertà di centinaia se non migliaia di propri simili.

Una cosa esclude l’altra: se sono ricco io siete poveri voi; ma se non sono ricco io, forse stiamo meglio tutti. Senza scomodare gli economisti di fama o lo spettro del comunismo, basta rifarsi alla semplice osservazione della realtà. Le risorse del pianeta sono limitate, non infinite. Le fette di torta sono contate e se qualcuno ne ha di più, qualcun altro ne ha di meno. L’attico nel quartiere chic Chelsea a Londra con la Lamborghini parcheggiata fuori si regge sulla contemporanea esistenza di una favela brasiliana o di un caseggiato popolare in una nostra periferia.

La grande balla post ideologica sta nell’accusa rivolta alla sinistra – che furbescamente ci è cascata subito, orfana della propria storia: «Voi odiate i ricchi, voi volete l’uguaglianza nella povertà». Invece no, invece si diventa di sinistra proprio perché non si sopporta il disagio sociale. L’uguaglianza è nel progresso, non nella regressione. E il progresso è collettivo, non individuale. Il progresso di domani passa per la redistribuzione di oggi, e la redistribuzione passa giocoforza dai ricchi.

Fa impressione, più che altro, che un ragionamento del genere degno della politica insegnata a un bambino venga considerato così scomodo proprio a sinistra (o fu sinistra). Toccare i ricchi è un tabù, con noi rimasti vittime della teoria – sempre smentita dai fatti, come ha spiegato in lungo e in largo Luciano Gallino – secondo la quale più i ricchi aumentano il proprio patrimonio e più si sta bene tutti perché poi ci penseranno loro stessi a distribuire. Noi in balia di schiere di neo illuminati che difendono strenuamente l’ideale della ricchezza – chissà se perché vorrebbero esserlo anche loro, e vaglielo a spiegare che quel tipo di ricchezza (sfacciata, pacchiana, inutile, ingiustificata) la felicità non te la dà, al massimo te la toglie.

Fa impressione, ancora, accorgersi come si sia smarrita completamente la base fondante del proprio essere di sinistra. Che è essenzialmente un grumo di sentimenti. Cioè la rabbia, il disgusto, la percezione di un forte senso di ingiustizia davanti alla disuguaglianza. Una rabbia mossa d’amore. Non ci si salva da soli, dicevamo una volta. Ma è l’ora del “riformismo”, e allora si salvi chi può.

Matteo Pucciarelli

FONTE MICROMEGA

Commenti al Post:
paperino61to
paperino61to il 13/09/13 alle 09:36 via WEB
ciao Lulù sono anni che la sinistra è smarrita, e non solo per colpa di chi la dirige, ma soprattutto x colpa del cittadino, del lavoratore, disoccupato ecc..non riesco a capire come fa un licenziato a votare destra ? idem se è un pensionato con la minima..assurdo..eppure è così da anni...buona giornata smack
 
Redendacc
Redendacc il 13/09/13 alle 10:40 via WEB
Bhe, spesso il cittadino subisce...anche quello di sinistra. Il pesce puzza dalla testa. La sinistra è scomparsa, quella vera, e la forbice tra ceto ricco e ceto povero si è allargata a dismisura.
 
superciro33
superciro33 il 13/09/13 alle 10:48 via WEB
c'è un disinteresse assoluto alla politica ed è dovuto alla marea di gentaglia che infetta l'atmosfera per proteggere solo i propri interessi e questo avviene a dx e sx. fino a quando non sarà possibile rinnovare ed unire tutta la sinistra non ci sarà speranza che la politica riemerga. di sinistra c'è estrema necessità! ma quale? un gruppetto da soli non conta nulla, può solo manifestare....alla luna! ti abbraccio Ciro
 
 
ironwoman63
ironwoman63 il 13/09/13 alle 15:22 via WEB
come hai ragione Ciro!
 
astrale50
astrale50 il 13/09/13 alle 11:00 via WEB
Ho visto un breve video su youtube fra Pd e pdl e il 5 stelle dove litigano e la parola più carina è irripetibile. Se questa gente è cosi garbata mi domando nelle mani di chi siamo. Invece di litigare...facciano e diano il buon esempio dimezzandosi gli stipendi. Ciao
 
DgVoice
DgVoice il 13/09/13 alle 11:05 via WEB
Direi che non fa una grinza. Quando i nostri governanti ne capiranno il senso, forse la nostra bella Italia andrà meglio e il mondo con lei. Graziano Redazione Radio DgVoice
 
davide.lee
davide.lee il 13/09/13 alle 18:52 via WEB
a me sembra che i partiti sono diventati il nome di un film famoso LA COSA oppure noi dormiamo loro vivono......c'è un tale menefreghismo in giro che si pensa solo al personale ed ho detto tutto.....ormai la dignità è di pochi.....dolce serata ovunque tu sia amica mia e buono dolce weekend....superkiss di cuore davide
 
misteropagano
misteropagano il 15/09/13 alle 00:55 via WEB
un abbraccio Lulù...almeno per questa notte ...restiamo così ..get misty..
 
 
misteropagano
misteropagano il 15/09/13 alle 00:56 via WEB
ricchi di jazz...
 
misteropagano
misteropagano il 15/09/13 alle 00:56 via WEB
un'anima che nn ci possono rubare....
 
giampi1966
giampi1966 il 20/09/13 alle 08:15 via WEB
Concordo pienamente, del resto se uno è troppo ricco significa che non ha fatto abbastanza per gli altri.
 
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