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MOGGI INGUAIA LA JUVENTUS


Moggi spedisce la Juventus in serie C2, senza appello. Ecco l'ntervista rilasciata a Giovanni Floris conduttore della trasmissione di Ballarò, andata in onda stasera a RAITRE."Per due mesi sono stato mortificato da tutti, incolpato prima di essere giudicato. Sono stato crocifisso. Sono qui per rispetto della mia famglia, della Juve e dei milioni di tifosi bianconeri. Non sono venuto a difendermi, ma la cattiveria di questo periodo ha dell'incredibile ed ha distrutto la mia famiglia". Sono le prime parole, che hanno preceduto le lacrime, pronunciate da Luciano Moggi in un'intervista a tu per tu con il conduttore di Ballarò Giovanni Floris che andrà in onda stasera su Rai Tre. "Penso alla famiglia di mio figlio - ha proseguito l'ex dg della Juve -, l'hanno messa in crisi, laddove c'era la gioia di vivere adesso c'è il dolore". "Carraro contro la Juve? Non è un timore, ma una certezza. Abbiamo capito che qualcosa non funzionava. Avevamo scoperto che Carraro aveva detto di aiutare i club che portavano i voti. Questo abbiamo messo in atto, non per avere favore, ma per evitare degli svantaggi". Moggi ha anche detto di non aver mai partecipato alle assemblee di Lega o a quelle della Federazione. Moggi dice anche di non aver mai agito in maniera autonoma: "La Juventus sapeva anche le virgole, non ho mai fatto nulla di mia iniziativa".Moggi ha precisato di non essere stato licenziato dalla Juve: "Ho dato io le dimissioni sia dal Cda che come direttore generale. E da quell'ordinamento in cui non mi ritrovavo più mi sono cacciato da solo". Moggi spiega anche perchè ha ritenuto di non dover comparire da Borrelli: "Non è una mancanza di rispetto nei confronti della Figc e di Borrelli, non ritenevo plausibile fare l'interrogatorio anche perchè Giraudo ha detto le cose che avrei detto io". "Io e Giraudo sembriamo i mostri, eppure fino a poco tempo fa dicevano che eravamo i migliori. Forse proprio per preparare tutto questo". Così Luciano Moggi, che sottolinea come lui sia "solo il capro espiatorio" di tutta la vicenda che lo vede coinvolto. E lascia intendere che ora che i due dirigenti non sono più nel mondo del calcio potranno succedere tanto altre cose: "Moggi e Giraudo erano un piccolo fortino in cui ci si difendeva da tutto quello che poteva accadere. Adesso le lobby verranno fuori ancora di più. Senza Moggi il calcio non sarà migliore, potrebbe anche essere peggiore. Non sono un angelo, ero in un ambiente di diavoli e per stare con il diavolo bisogna stare al loro livello. Parlo di diavoli in senso generale, non mi riferisco al Milan".