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Zeman torna alla carica


Dopo l'esonero da parte del Lecce, il boemo Zdenek Zeman, simbolo del calcio pulito e del bel gioco, torna a parlare di calcio."Senza pubblico il calcio non ha senso, gli stadi a norma sono un falso problema". L'ex allenatore di Foggia, Lazio, Roma, Brescia, Lecce e Napoli, a margine del convegno su 'Ordine e sicurezza pubblica' organizzato dal sindacato di polizia Coisp a Roma, parla a proposito delle nuove norme (si fa per dire) sul calcio e dice "I tornelli non risolvono niente. Gli stadi prima erano peggio di quelli di ora ma la gente ci andava con spirito diverso. Bisogna isolare i violenti che non sono nati da un giorno all'altro, c'e' stato troppo permissivismo".
Zeman parla poi della Federazione e del suo Commissario Straordinario: “Pancalli? Non posso giudicarlo perché non lo conosco. Non viene dal mondo del calcio e avrà bisogno di capire delle cose, ma può essere una chiave". Sempre secondo l’allenatore boemo, "il calcio in questi ultimi tempi non ha dato buoni esempi e il sistema non si cambia se rimangono sempre le stesse persone.”Poi trova il tempo di parlare anche del calcio giocato elogiando il numero 10 della A.S. ROMA 1927, il più grande attualmente in attività "Totti è il numero uno, peccato che in Italia e soprattutto a Roma non si riesca a farlo capire in Europa e nel mondo, perche' lui merita questo tipo di consacrazione".Il tecnico boemo parla poi della crisi del Real Madrid: "Capello? In ogni societa' ci sono difficoltà, non so se il problema è lui o l'ambiente. Il Real Madrid ha fatto dei grossi acquisti che non sono riusciti a integrarsi subito."