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TARDELLI ATTACCA la giuventus


Dopo Deschamps. Trezeguet e tante partenze della scorsa annata, ora tocca ad uno degli EROI del mundial 1982: MARCO TARDELLI, tanto osannato dai gobbi, quando giocava, ma adesso preso a CALCI nel CULO e cacciato VIA."Da oggi non faccio più parte di questa società a nessun titolo". Un distacco netto, dunque, dovuto alla constatazione, già espressa più volte in passato, di non avere avuto nessun ruolo all'interno del club che voleva rifondarsi dopo la bufera di calciopoli. Tardelli, impegnato anche con la Rai, è stato sempre consultato sulle decisioni della società, ma chiedeva un ruolo più operativo di quello di membro del cda. E' stato decisivo per la scelta di Ranieri, ma invocava forse maggiore potere sulle scelte di mercato bianconere, che erano competenza del malandrino Roberto Bettega. 
 "Vedo la Juve in modo diverso, pensavo che ci fosse la possibilità di cambiare tutto", dichiara Tardelli. "Aspettavo un incarico nell'area tecnica per dare un contributo maggiore ma l'amministratore delegato mi fatto capire che non c'era la possibilità di un mio inserimento. La decisione era nell'aria, ma ho preferito renderla nota ora per non creare turbativa alcuna alla squadra impegnata nella corsa per la promozione in serie A". Tardelli chiarisce poi, con una nota polemica, che non se ne va per dissensi con i vertici della società: "Pareri discordanti? Li avrei potuti avere se me li avessero chiesti...". E precisa: "Non ho mai litigato con Bettega, l'ho incontrato una volta sola in ascensore e basta. Ho semplicemente detto che se la Juventus lo avesse considerato coinvolto nelle responsabilità della "Triade", sarebbe stato ambiguo tenerlo anche come consulente. Se, al contrario, lo si fosse ritenuto estraneo, non vedo perché non assegnargli il ruolo che aveva prima e cioè vicepresidente". La seconda precisazione riguarda Ranieri: "Ho semplicemente suggerito il suo nome che non era inserito nella lista dei papabili. E' stato l'unico intervento, da me effettuato come consigliere di amministrazione, sulla costruzione della nuova Juventus".Tutti vanno via, a parte il pensionato Del Piero che aspetta un incarico, magari come fornitore di bottiglie d'acqua, e chissà perché.Secca la replica del presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli: "Prendo atto delle dichiarazioni di Marco Tardelli, che ha espresso l'intenzione di dare le dimissioni dal Consiglio di Amministrazione della Juventus. Se queste intenzioni fossero formalizzate sarei dispiaciuto, perché il Consiglio di Amministrazione e la società hanno sempre apprezzato il suo contributo in qualità di consigliere e membro del Comitato Sportivo. In ogni caso, ritengo che la questione debba essere affrontata nella sede appropriata, e cioè nel prossimo Consiglio di Amministrazione".