ANTI - JUVE.COM

La Juve parla con Moggi


Nuove intercettazioni telefoniche confermerebbero la presenza oscura e ancora costante di Luciano Moggi nel mondo del calcio italiano. Si inseguono infatti strade che unirebbero, via telefonica, l'ex dg della Juventus all'attuale ds Alessio Secco. Che Moggi abbia continuato a dettare, da lontano, il mercato della Juventus? Ne parla approfonditamente il quotidiano 'La Stampa'.
Spunterà pure qualche domanda sulle cortesi parole (intercettate) fra il direttore sportivo della Juve, Alessio Secco e Luciano Moggi, nel C.di A. bianconero che si riunisce stamattina in corso Galileo Ferraris: all’ordine del giorno ci sono ancora valutazioni sugli investimenti per il nuovo stadio, per il quale comunque non si deciderà, e una prima taratura delle risorse da mettere sul mercato di giugno; ma il discorso scivolerà pure sugli ultimi gossip di calciopoli.
Secco ha preferito non parlare, ma la sua posizione resta quella dell’esternazione del maggio scorso, quando il nome di Lucianone gli fu nuovamente affiancato. Anzi, lo spolverò il giovane dirigente, in occasione di un’amichevole dei bianconeri a Chiusa Pesio: «La contestazione mi ha lasciato del tutto indifferente - disse il ds sugli striscioni della curva contro lui e Bettega - anche perché ho avuto tante attestazioni di solidarietà da giocatori, dirigenti e procuratori. Tra queste, anche quella di Luciano Moggi, che mi ha detto di non mollare». Fu l’unico citato, il diavolo di calciopoli. Difficile fosse scappato proprio, e solo, quel nome condannato a eterna dannazione. Un caso, non era.Solo qualche sera prima, correva metà maggio, Moggi s’era affacciato sugli schermi di TeleLombardia, parlando proprio di Secco: raccontando che, «ogni tanto», si sentivano, per «qualche consiglio». E ancora: «Gliel’ho detto di prendere dei giovani, non dei trentenni».
Con il solito tono alla Lucianone, sempre insinuante. Ovvero: con Secco c’è una frequentazione telefonica, non proprio saltuaria. Da qui, s’erano innescate ancora una volta le illazioni sulla longa manus di Moggi: buttato fuori dal pallone, ma ancora capace di dosare consigli sul mercato bianconero. Proprio per questo motivo, aveva poi spiegato Secco, era arrivata la citazione a telecamere spianate.Come dire: lo dico subito io, che domenica scorsa, fra i tanti, mi ha telefonato pure Luciano Moggi, evitando che si sappia fra qualche giorno, o settimana, mettendo così in moto nuovi sospetti. Su questa linea, allora, filava, e fila, l’interpretazione autentica del ds bianconero: Moggi è una persona che conosco da oltre dieci anni, ci siamo sentiti a Natale, per gli auguri, e quella volta, per il suo attestato di solidarietà. Rapporti umani e responsabilità sportive o penali, insomma, viaggiano su binari differenti. Poi, ovvio, toccherà all’ad Jean-Claude Blanc, al presidente Giovanni Cobolli Gigli e, quindi, al cda, pesare questi comportamenti.
Nei giorni dell’insediamento, nell’estate del 2006, Cobolli Gigli era stato diretto, parlando con i propri collaboratori: «Se c’è un mio dipendente che parla con Moggi, verrà allontanato». Che facciamo gli crediamo? Ahahahah hahahahSi sa i GOBBI perdono il pelo, ma il vizietto di truccare le partite e/o i regolamenti non lo perdono. Loro ce l'hanno nel DNA, son ladri, a loro piace vincere RUBANDO! Son GOBBI!