ANTI INTER

SERIE A TIM 2012/2013 - VI GIORNATA DI RITORNO ( 17/02/2013 ) FIORENTINA - PRESCRITTESE 4 - 1


IL POKER E' SERVITO : Super Jovetic, Montella umilia Stramaccioni La curva sfotte: il pallone è quello giallo
Crolla l'Inter a Firenze sotto i colpi di una Fiorentina tornata bella e arrembante dopo la resa con la Juve, davanti a Diego Della Valle che mancava dal Franchi da tre anni. Crolla la squadra di Stramaccioni che dopo essersi illusa grazie ai successi sul Chievo e sul Cluj conferma la sua fragilità in trasferta dove nelle ultime sette gare ha ottenuto un solo punto, all'Olimpico con la Roma. Moratti è ripartito all'ora di pranzo, meglio così per lui, visto che ha evitato di assistere dal vivo la più netta e pesante sconfitta (4-1) del campionato interista. La squadra nerazzurra, priva di Milito (assenza pesantissima ma non può essere un alibi), non è mai entrata in partita salvo il sussulto finale di Cassano, a gara ormai compromessa. La Viola, che non batteva i nerazzurri dal 2006 (ultimo successo in 22 confronti), si è invece ritrovata e ha incantato i tifosi con il suo gioco e le doppiette di Jovetic (mai a segno finora contro i nerazzurri) e Ljajic, e si porta a un solo punto proprio dall'Inter, continuando così a inseguire il sogno del terzo posto. Stramaccioni deve ringraziare Handanovic che ha limitato il passivo neurtralizzando almeno sette palle-gol. La partita. Fiorentina da subito padrona assoluta del campo tanto da legittimare la propria superiorità con il doppio vantaggio arrivato prima al 13', con Ljajic di testa e con Jovetic al 20' con un siluro dal limite dell'area che strappa l'applauso a Diego Della Valle seduto in tribuna accanto al fratello Andrea e al sindaco Matteo Renzi («non c'è che dire, partita equilibrata...», è l'ironico commento del sindaco su Twitter). È un doppio vantaggio che non rispecchia quanto costruito dai viola al cospetto di un'Inter frastornata, impalpabile, mai pericolosa (il primo e unico tiro è dell'ex Kuzmanovic al 27': Handanovic neutralizza cinque occasioni su Jovetic (due), Borja Valero (due) e Aquilani. Sembra funzionare la scelta di Montella, dopo la figuraccia con la Juve, di schierare Jovetic al centro dell'attacco sostenuto da Cuadrado e Ljajic in un 3-4-3 molto fluido, corto, compatto. L'Inter riparte da Zanetti tenuto a riposo in Europa League e dal duo Palacio-Cassano con Guarin alle spalle ma l'aggressività e il gioco intenso dei viola frena ogni tentativo nerazzurro. A inizio ripresa Stramaccioni toglie l'incolore Kovacic per Alvarez, ma è sempre la Fiorentina a comandare tanto che dopo l'ennesimo acuto di Cuadrado passa ancora con Jovetic smarcato deliziosamente da Aquilani di tacco. È festa viola mentre Stramaccioni tenta anche la carta Alvaro Pereira per lo spento Guarin e quindi Schelotto per il fantasma di Palacio. L'Inter però sembra incapace anche solo di un sussulto e subisce un autentico tiro al bersaglio tanto che al 20' Borja Valero libera Ljajic per il poker viola. Montella fa debuttare Sissoko per Pizarro che, ammonito ancora, salterà Bologna, poi fa rifiatare Jovetic, acclamato, per El Hamdaoui. I nerazzurri, a segno con Cassano nell'unico scatto d'orgoglio, non vedono l'ora che l'incubo finisca mentre sugli spalti i tifosi viola regalano cori per i Della Valle e sfottò agli avversari. Dopo il brutto ko con la Juve arriva una serata di festa, e si torna a sognare l'Europa che conta.