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Bagnati e felici: Atreju 2006


Bagnati e felici. Parafrasando Carmen Consoli potremmo definirci così, oggi, a Festa conclusa. Certo il maltempo non ci ha risparmiato, ma non ci ha neanche fermato. Siamo andati avanti, come sempre.Non ci fosse stato il momento tra Fini e Bertinotti, Atreju ’06 sarebbe stato un successo importante di partecipazione, di visibilità, di politica.Una generazione, la nostra, finalmente si è mostrata all’Italia senza nasconder nulla delle sue passioni politiche, dei suoi hobby, dei suoi “tic” di costume (vedi tatuaggi, rugby o vineria…). E finalmente questa generazione è stata ripresa dai mezzi di comunicazione italiani senza pregiudizi e falsità. Di più, abbiamo ottenuto che si parlasse ovunque di Azione Giovani e non dei giovani di AN. Finalmente.Scrivo questo non per marcare differenze un po’ snob tra noi ed il Partito in cui militiamo, ma perché ci viene riconosciuto con qualche ritardo di troppo il ruolo che questa gioventù rivendica nel Paese.Scrive il vice direttore de “Il Giornale” nel suo editoriale di alcuni giorni fa: “Il suo (di AN) movimento giovanile è presente nelle scuole e nelle università, fa politica e cultura, e con Atreju, la Festa Nazionale di Azione Giovani, se ne avrà la prova”. Questo volevamo rappresentare e questo siamo riusciti a fare. Non siamo un partito dei piccoli, né i piccoli di un partito, siamo una organizzazione che ha radici profonde nella storia d’Italia ed un futuro promettente cui non intendiamo abdicare. Già, la storia… Ho appena detto che se non ci fosse stata il confronto Fini – Bertinotti, Atreju ’06 sarebbe stato un successo, ma quel confronto c’è stato. Ed è stato un pezzettino di storia patria che abbiamo saputo realizzare insieme, tutti, chi l’ha organizzato e chi vi ha preso parte come semplice spettatore, sapendo dimostrare dignità e fierezza di fronte a chi ci disprezza e a chi non ci conosce.Non è autocelebrazione, è ciò che hanno scritto tutti i giornali, è ciò che hanno detto tutti i telegiornali. Sul sito di Azione Giovani e su quello di Atreju potrete scaricarvi il servizio mandato in onda sul Tg2. Tanto per darci l’idea di quello che abbiamo fatto. Resta da dire che siamo ora impegnati in nuove campagne politiche, che non dobbiamo rimandare alla prossima Festa Nazionale, ma su cui occorre stringere i tempi e la morsa. E penso alla questione cinese, all’Europa, alla lotta contro il relativismo etico, alla difesa della legalità e a molto altro ancora di cui si è discusso nei cinque giorni di Atreju ‘06.Resta da ringraziare tutti coloro che hanno preso parte all’organizzazione della Festa, quelli (…quelle) che per farlo sono giunti da lontano, gli amici reali e virtuali di Tocqueville, i giornalisti, tutti gli ospiti intervenuti ai dibattiti e gli artisti che si sono esibiti.Resta, infine, da ringraziare i ragazzi e le ragazze di Azione Giovani che da ogni parte d’Italia sono giunti fin qui, dando un senso a tutto questo.Ci rivediamo l’anno prossimo. Anzi prima. In alto i cuori.Giorgia MeloniNe approfitto per salutare i ragazzi di tutt'Italia conosciuti alla festa!