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Capitolo 1


Come nasce la comunità e il calendario islamico.È il 620 e la piazza intorno alla Ka’ba è piena di fedeli pagani in visita devota. Tra questi, sei abitanti di Yathrib (Medina), città a 350 chilometri a nord-ovest della Mecca, rimangono colpiti dalla predicazione di Maometto. L’anno dopo, ritornano dal Profeta con altri cinque compagni. Sono gli ansar, gli ausiliari di Maometto e sono per ora dodici.Ad ‘Aqaba, nei pressi della città, i suoi nuovi fedeli compiono quello che sarà ricordato come il “Giuramento delle donne” (Bay’at an-nisa’), dal fatto che tutti si impegnano solennemente a difendere il Profeta con lo stesso impegno con il quale proteggevano le proprie donne. Al ritorno a Medina, si unì a loro un musulmano, Mus’ab ibn ‘Umayr, per diffondere il Corano. Fece un ottimo lavoro, visto che l’anno seguente, il 622, ritornò ad ‘Aqaba un numero più che quintuplicato di persone. Si svolse allora il “Giuramento di guerra” (Bay’at al-harb), perché stavolta si sarebbero usate le armi per difendere il Profeta: la nascita della religione islamica, l’idea della comunità di fedeli, la Umma, era già in questo giuramento, prima che venisse sanzionata con la “Costituzione di Medina”. Ai vincoli tribali di sangue, che legavano i membri di un clan, si sostituiscono i vincoli di fede. Ci si riconosce fratelli nella comunità dell’unico Dio, la Umma, non più nella genetica dei vincoli di sangue. Fu così che Maometto e Abu Bakr, preceduti di poco dai Muhagirùn (gli “Emigrati”), compiono l’Ègira (higvra), l’“Emigrazione” verso Medina. È da questa fondamentale data che i Paesi islamici fanno iniziare il loro calendario, da quel fatidico 16 luglio del 622.La  comunità islamica e il calendario islamico nascono  da un giuramento di guerra! Chi salverà gli arabi dalla figura di Maometto?!